LaFra alunna per caso: Presente!

Ultimamente mi e’ capitato di leggere su Twitter e su Friendfeed messaggi di lamentela nei confronti delle dinamiche di Facebook, relative sia al numero di richieste di amicizia ricevute ogni giorno (di cui purtroppo mi lamento anch’io), sia alle persone che inviano queste richieste.

Un grande classico in questo senso sono proprio le richieste dei compagni di scuola, dai piu’ recenti come i compagni di universita’ fino a quelli che credevamo sepolti nel dimenticatoio come gli amichetti delle medie e addirittura delle elementari.

A me diverte un sacco ritrovarli, vedere cosa sono diventati, che lavoro fanno, se sono sposati, se hanno dei figli, e soprattutto mi piace quel meccanismo mentale che si scatena ogni qualvolta leggo nella mia casella di posta uno dei nomi di quei registri tanto temuti, ossia lo scatenarsi di un insieme di ricordi legati a quel periodo remoto della propria vita.

Ho aggiunto un compagno che faceva delle facce buffissime e mi distraeva durante le lezioni di matematica, ne ho aggiunto un altro che era un vero teppista ma che comunque mi ritrovavo a difendere sempre perche’ uno dei miei migliori amici; ho aggiunto la mia "amica del cuore" delle elementari e ho scoperto che abbiamo un’amicizia in comune: una mia compagna di universita.

Perche’ vi sto annoiando con questi discorsi? Innanzitutto perchè mi piace cogliere quelle occasioni che mi consentono di dimostrare che Internet da solo non distrugge niente, non sgretola la socialità, piuttosto crea delle opportunità, ovviamente solo per coloro che le desiderano e che hanno voglia di cavalcarle. In secondo luogo, anche se in realtà è il vero motivo per cui sto scrivendo questo post, è proprio per cogliere una di queste opportunità: parlarvi del progetto Obiettivo Scuola di Terre des Hommes in qualità di blogger testimonial.

 

Milioni di bambini vivono e lavorano in strada. Milioni di bambini a cui sono negate l’infanzia e la speranza in un futuro migliore. Ogni bambino ha diritto all’istruzione. Per milioni di bambini la scuola è un sogno, aiutaci a realizzarlo.

Quando si è piccoli la scuola è un incubo, quando si è grandi è un bel ricordo… per noi. Per altri è appunto un sogno e TDH cerca di avverarlo. Come? Proponendoti di rivivere quel ricordo, il ricordo dei banchi di scuola: trova una foto di quando eri uno scolaretto, inseriscila sul tuo blog o su Flickr (ma anche su Facebook, su Messenger, etc), linkala alla pagina dell’iniziativa e taggala così: bloggerpresente.

 

E non finisce qui. Vi piace la mia foto da blogger testimonial?

 

Foto di: Alessandro Romiti:
Via A.Vannucci, 5 20135 Milano
Studio +39 02/58307806 Mobile +39 338/6559837

Beh sappiate che potrete averne una anche voi: presto verrà organizzato un aperitivo-evento dove potrete farvi scattare anche voi una foto sul banco di scuola.

Vi piace proprio QUESTA foto? Beh in quella occasione potrete vederla in versione gigantografia (formato 100 x 70) e potrete addirittura portavela a casa. Il mio ritratto è quello degli altri blogger testimonial saranno infatti in vendita a offerta libera e tutto il ricavato sarà devoluto a TDH.

Se non riuscirete ad aggiudicarvi uno dei ritratti potrete (anzi potete!) dare ugualmente il vostro contributo economico donando online.

E ora allontanatevi dal pc, lasciate questo mondo 2.0 per vivere un po’ di ricordi nella modalità più 1.0 che ci sia: le vecchie fotografie 🙂

Tutta la verita’ su Ubiquifra: la cronostoria

26 agosto: Nicola invita LaFra all’AdvCamp in occasione della Blogfest a Riva del Garda. Lei gli risponde che purtroppo essendo a Londra difficilmente riuscira’ a partecipare.

9 settembre: Tutta la blogosfera attende l’inizio della Blogfest, l’attesa e’ snervante, soprattutto per chi sa che non potra’ andare. LaFra a Londra si strugge e si sfoga con la sua geek friend LaLui in chat.

lafra: ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh / voglio venire anch’io alla blogfest 🙁

lalui: 😀 prendi un volo ryanair / scendi a bergamo e ti veniamo a prendere sabato mattina 😉

LaFra controlla i voli ma non c’e’ niente da fare, il cost di ryanair non e’ affatto low e lei capisce che deve definitivamente rinunciare.

11 settembre: LaFra si sfoga sul suo blog con un post strappalacrime 😉 dal titolo Non vedo l’ora che passi questo weekend! Io ooodio la Blogfest (sigh)

12 settembre: LaFra si sfoga (di nuovo) con LaLui

lafra: […] 500 euro sono troppi quindi niente sigh

lalui: sì troppi per una blog fest

lafra: si vede che era destino / buuuuuuuuu / come sono triste / andro ad ubriacarmi / ahah / e lunedi faro uno spogliarello in mezzo a trafalgar square / mi faccio riprendere / e metto il video su youtube / cosi ci sara qualcos’altro di cui parlare ahah

lalui: hhihhihihi / scema dai / farò un totem con la tua foto / e dirò / c’era pure la fra / una sagoma

lafra: ahah basta tagliare la meta di una delle foto faccioni tanto sono tutte uguali ahah

lalui: dai ora lo faccio 😀

lafra: divertiti cara fai un grosso in bocca al lupo alla nostra sara

lalui: grazie!! sarà fatto

lafra: chiudo / ti lascio con un sonoro SIGH

13 settembre: su Twitter appaiono strani messaggi.

 

La credibilita’ di LaFra viene messa in discussione.

La verita’ era una: LaFra si era trasformata in Ubiquifra’ (o Ubiquafra). Era sia alla Blogfest sotto la pioggia sia a Londra al Thames Festival sotto il sole (…)

15 settembre: LaFra ritratta (come Maxwell Sheffield ne La Tata… va beh questa l’apprezzeranno in pochi credo)

18 settembre: LaLui comunica ufficialmente chi c’e’ dietro a questa Idea della madonna.. LEI ovviamente 🙂

Lo stesso giorno la stampa manifesta interesse nei confronti di ubiquifra con uno straordinario articolo.

23 settembre: LaFra e la sua cartonata meta’ si incontrano grazie all’incontro organizzato da semerssuaq con pestoverde. In quella occasione LaFra sigilla l’autenticita’ del suo cartonato con il sangue (va beh dai in maniera meno drammatica in realta’) per prevenire l’arrivo di eventuali copie contraffatte.

26 settembre: LaFra e LaLui, entrambe in versione carne e ossa, si incontrano alla GGD di Roma.

 

29 settembre: In rete circolano nuove foto di una nuova presunta LaFra cartonata che sarebbe stata presente ad Assisi al primo nanosocial nonostante avesse dovuto declinare l’invito di Simone Brunozzi a parteciparvi.

LaLui manifesta con parole forti il suo disappunto 😉

Cosa succedera’ ad Ubiquifra’ e alle sue amiche?

Secondo voi 🙂 ?

 

AGGIORNAMENTO

29 settembre: Domitilla scrive un articolo su Menstyle: Un’assenza che si fa notare. Ora vi chiedo solo un favore: leggetelo e ditemi cosa ne pensate. Ci tengo davvero. Ne riparlerò sicuramente in futuro. Per il momento non voglio aggiungere altro… se non, Grazie Dò!

Blogfest 2008: (rettifico) Io c’ero!

Contrariamente a quanto comunicato qualche giorno fa, alla Blogfest c’ero pure io!

 

In questo preciso momento sono senza parole e diciamocelo anche un tantino commossa.

Mi viene in mente solo una cosa: guai a chi prova ancora a dirmi che le amicizie non possono nascere e vivere online. So di aver fracassato le cosiddette un po’ a tutti con questa Blogfest ma non mi sarei immaginata che qualcuno avrebbe fatto così tanto per fare in modo che io non mancassi. Dopo non essere riuscita ad usufruire del suo passaggio, Lalui ha pensato di portarmi ugualmente con sè, se non è un gesto d’amicizia questo…

Grazie grazie grazie a lei e a Sara per aver reso questo weekend ugualmente speciale.

Siete state meravigliose…

PS Grazie a tutti quelli che hanno assecondato le ragazze in questa idea pazzerella, devo dire che alcune foto faccioni sono quasi più belle di quelle che faccio io 😉

Non vedo l’ora che passi questo weekend! Io ooodio la Blogfest (sigh)

Da un mesetto a questa parte ho un incubo ricorrente: si chiama Blogfest! Credo che la prima persona che mi ha chiesto se avrei partecipato a questo ahime’ attesissimo evento sia stato Nicola il 26 agosto. Ero a Londra gia’ da un paio di settimane e sapevo che non sarei rientrata in Italia per andare a Riva del Garda.

La blogosfera quando vuole sa come torturarti: in Twitter e FriendFeed le parole "blogfest", "ostello", "advcamp", "fashioncamp", "riva del garda", "ci vediamo li", "io ci sono", etc etc sono all’ordine del giorno e la mia dissonanza cognitiva sta funzionando malissimo: non me ne scappa una! Se a questi twit, feed, etc aggiungiamo anche direct messages e email che mi chiedono se ci saro’ il supplizio e’ completo.

Ma non fa niente, questo weekend mi divertiro’ tantissimo anch’io! Ah si! Non so ancora bene cosa faro’ ma sara’ entusiasmante e non vi pensero’ nemmeno una volta

… non pensero’ che tutti i miei amici blogger che non vedo l’ora di rivedere sono li e io qui

… che ascolterete tanti interventi interessanti

… che non saprete da dove iniziare ad aggiornare il blog/twitter e compagnia bella per l’enorme quantita’ di stimoli che riceverete

… che scatterete tantissime foto

… SE VEDO UNA SOLA FOTO FACCIONI FACCIO UN CASINOOOO. Vi avverto!

Va bene sparatemi 😉

A parte gli scherzi scrivete scrivete scrivete e io vi leggero’. E non pensatemi.

…sigh…

 

AGGIORNAMENTO PRE-PUBBLICAZIONE

Il post non e’ ancora pubblicato ma e’ pronto da qualche ora quindi mi sento di aggiungere ulteriori lacrimevoli dettagli come aggiornamento.

Mi e’ appena arrivato un invito su Facebook da parte di Marco per

 

Considerando il fatto che sa che non riesco a venire vuol dire che l’invito e’ sinonimo di

  • Disattenzione
  • Crudelta’
  • Stimolo (a fare una pazzia e aggiudicarmi il posto in macchina che avrebbe libero per la trasferta verso la Blogfest)

Nel frattempo mi hanno anche scritto dei vecchi amici per invitarmi a prender parte ad un’iniziativa un po’ strana, ovviamente a Milano! Non ho capito bene di cosa si tratta ma vado sulla fiducia 🙂 Se qualcuno (c’e’ qualcuno che non va alla dannata blogfest??) ci fa un salto poi mi dice di cosa si tratta.

Abbraccia l'antenna cosmica

Cannes Lions 2008: Nokia e il 4th screen (o 1st?)

Uno dei workclass a cui ho partecipato a Cannes è stato quello di Nokia intitolato "4TH screen or 1st screen?"   

Dopo il cinema, la televisione e il pc arriva il quarto schermo, il display del nostro telefono cellulare; la domanda iniziale, ovviamente provocatoria, è legata alla considerazione che forse è più opportuno considerare come primo schermo in ordine d’importanza proprio il telefono cellulare.

Jeremy Wright And Mark Freeman di Nokia Interactive Advertising hanno iniziato la loro presentazione con il video "The fourth screen" che mostra l’evoluzione dal primo al quarto schermo sottolineando come il secondo e soprattutto il terzo schermo abbiano reso l’esperienza visiva e interattiva sempre più privata e individuale ( …even solitary, the sense of community felt real, but it was virtual) e come invece il quarto schermo abbia ribaltato questa prospettiva riportando le persone all’esterno

(il video e parte della presentazione sono visibili anche nella sezione Lions + sul sito CannesLions.com previa registrazione)

Hanno continuato il loro intervento mostrando foto prese da un gruppo su Flickr che mostrano il contenuto della borsa di diverse persone, e i tre elementi che non mancano mai sono portafogli, chiavi e telefono cellulare. Io avrei aggiunto che dipende dalla borsa: ci sono quelle borsette mignon dove a malapena puoi metterci il gloss, figuriamoci il portafogli (non preoccupatevi ho tenuto questa considerazione per me).

Non so di quale gruppo si tratti ma ho scoperto che ce ne sono diversi con questo tema. Eccone alcuni:

A differenza degli altri schermi quindi il cellulare ha l’indiscutibile vantaggio di essere sempre "at arm’s reach" tradotto in italiano "a portata di mano" (chissà perchè dicono "a portata di braccio", anche questo ho evitato di chiederlo).

Come possiamo utilizzare il mobile creando engagement? Innanzitutto approcciandolo in modo più corretto, sfatando alcuni miti, tra cui:

  • "It’s only a tiny screen"

Hanno risposto a questa "illazione" affermando che se guardi lo schermo del cellulare da vicino è più o meno come vedresti lo schermo televisivo da lontano (hanno mostrato una foto simile a quella in basso) ed è la metà della risoluzione dello schermo dei primi pc.

Personalmente trovo che queste giustificazioni lascino un po’ il tempo che trovano ma sono d’accordo con il fatto che considerare la grandezza dello schermo un limite invalicabile all’utilizzo del telefono cellulare come strumento di comunicazione sia sintomo delll’incapacità di analisi delle potenzialità del mezzo. Come dicevo anche all’interno dei commenti a un mio precedente post sono convinta del fatto che l’insuccesso di molte iniziative sia difficilmente imputabile alla natura del mezzo.

  • "Mobile is just a snacking medium" ossia all’interno del panorama media il mobile è un mezzo che viene utilizzato per togliersi uno sfizio e non ha una reale utilità per gli utenti.

A questo proposito i relatori hanno mostrato la corrispondenza tra i contenuti della BBC online e mobile e hanno sostenuto che ricerche a loro disposizione dimostrano come agli utenti piaccia leggere il testo anche su un dispositivo mobile.

Io personalmente utilizzo il telefono per controllare la mia gmail, per chattare con messenger, per controllare facebook e ogni tanto per scorrere un po’ di feed non letti. Pago un abbonamento di 2 euro a settimana (ma potrei pagare 6 euro al mese) con 3 per navigare in rete. Quando invece uso Fring per aggiornare il mio twitter pago uno sproposito di traffico dati che preferisco non quantificare.

Il problema delle tariffe purtroppo difficilmente potrà portare al decollo del mobile che tutti, utenti e aziende, si aspettano. Basta dare un’occhiata alla bufera che si è scatenata in rete con le tariffe di Vodafone per l’iPhone per rendersi conto del fatto che questa situazione ha davvero stancato e ha ormai del ridicolo.

Cannes Lions 2008: Altri video

Mi collego al post Video Press Release della vittoria ai Cannes Lions per segnalarvi altri due video di Mediakey dedicati sempre alla manifestazione:

  • LIONS VILLAGE dove è possibile avere una overview dell’evento (Mamma, vai fino a 01:44 e vedrai 2 secondi tua figlia durante la cerimonia di premiazione)
  • YOUNG LIONS dove è possibile tutti i Young Lions premiati (Mamma, mi trovi a 01:08 per ben 15 secondi!)

Quanti ricordi…

Cannes Lions 2008: Living Naked e il Whopper Freak Out

Sperando di fare cosa gradita sto facendo un po’ di ordine negli appunti che ho preso ad alcuni dei seminari a cui ho partecipato a Cannes.

Il primo è "Living Naked" che si è tenuto nella Young Lions Zone, accessibile solo ai giovani under 28 e il cui speaker è stato Paul Woolmington, co-founder di Naked Communications.

canneslions2008 018

Vi riporto la descrizione del seminario

Naked Communications is borne out of an idea: Brands today live naked in front of the consumers. Despite huge changes all around us, the business of branding and communications has hardly evolved at all. The industry today is still built around silos of production-centred expertise.

Time to kill of the old model? Time for the Naked stuff? What are doing to start living naked?

Join and share the debate at www.houseofnaked.com

Ovviamente date le premesse il seminario è stato molto "marketta", come praticamente tutti gli incontri di Cannes, la capacità è riuscire a coinvolgere comunque il proprio pubblico con la bontà dei propri contenuti.

E qualcosa d’interessante è emerso.

Innanzitutto lo speaker ha dato la sua visione sull’evoluzione della comunicazione individuando i seguenti modelli:

  • One way communication: la comunicazione era incentrata su un’unica advertising idea pensata per lo schermo televisivo e quindi veicolata attraverso il tubo catodico
  • Clichet of the Big Idea: i cambiamenti visibili nel panorama media (non più solo tv ma ambient, guerrilla, etc) hanno portato alla ricerca e all’individuazione di una Big Idea che veniva poi declinata e veicolata attraverso molteplici touch points.
  • Brand behaviour: non conta più quello che il brand dice, ma come si comporta, e come influisce sui comportamenti dei consumatori. Non più brand communication ma brand culture.

 

 

See the Full Picture: questo è il consiglio che lo speaker ha voluto dare a noi giovani leoni, è giusto focalizzare la propria attenzione sulla creatività, sull’idea innovativa, ma non bisogna mai perdere di vista l’intero quadro della situazione o gli effetti che questa singola idea potrebbe produrre sulla brand reputation.

In questo senso ha citato due casi ormai storici di aziende che hanno introdotto dei cambiamenti importanti (mi ricordo ancora come enfatizzava la parola CHANGE) nella percezione da parte del consumatore e che hanno influito su tutta l’industria di appartenenza: Amazon (l’introduzione del free shipping nella sua offerta è stato considerato molto innovativo) e Virgin airways con l’offerta di trattamenti shiatsu e di massaggi a bordo dei suoi aerei, capace quindi di interpretare e rispondere ad un bisogno latente della clientela business che è costretta ad innumerevoli stressanti spostamenti.

Uno dei casi recenti citati successivamente è stato quello di Burger King e il "Whopper Freak out".

In un mondo in cui il consumatore è al centro dei nostri pensieri Burger King ha deciso di misurare l’amore dei suoi clienti portando loro via qualcosa che amano davvero: il Whopper.

Il Whopper è il panino più celebre nella catena di fast food Burger King ed è una sorta di istituzione per gli americani. Sono state inserite delle videocamere nei negozi ed è stato comunicato ai clienti che il Whopper era terminato e che lo avrebbero tolto dal menu. Hanno quindi registrato le reazioni sbigottite, frustrate e alterate dei clienti.

(long version video dal sito ufficiale)

(short version da youtube)

(credo che lo conosciate tutti ma il "re" è l’icona di Burger King, un po’ come il pagliaccio Donald è quello della concorrenza. Ne avevo parlato anche qui nel lontano settembre 2006 )

 

 

LET THEM SHOW THE LOVE. Questo è stato un altro dei consigli che Mr Naked ci ha voluto lasciare.

Credo sia inutile da parte mia aggiungere che il web in questo senso è decisamente un mezzo chiave, le dimostrazioni "d’amore" verso i propri brand preferiti sono ovunque, sta ai brand decidere cosa farne, se corteggiare a sua volta questi brand lovers o se lasciare che con il tempo si disinnamorino di loro 😉

Cannes Lions 2008: Going Home

Scritto il 22 Giugno 2008 12:30 (Treno da Cannes a Milano)

È finita. Questa bellissima esperienza a Cannes è giunta al termine, e qualche lacrimuccia devo ammetterlo è scesa spinta anche dal furto della mia adorata fotocamera dove c’erano tutte le foto scattate in questi ultimi giorni: foto dei miei nuovi amici, delle feste a cui ho partecipato, del mare, del riflesso della luna nell’acqua, dei progetti che ho apprezzato e che volevo mostrare ai miei colleghi, della presentazione che io e Stefano abbiamo realizzato con il bollino Gold Winner nell’angolo sinistro.

Tutti questi ricordi sono nella mani di qualche persona disonesta che non capisce che il vero valore di quella fotocamera non è quello che si vede fuori ma quello che c’è dentro.

Ci sono ricordi però che questa persona non mi può togliere in nessun modo e sono quelli relativi alle straordinarie persone che ho conosciuto, quei Young Lions che da tutte le parti del mondo sono arrivati in Francia per partecipare alla competition, non solo quella media.

Ce ne sono alcuni che non dimenticherò mai, l’intensità delle emozioni che ho provato stando con loro credo le renda indelebili. la malinconia cresce quando realizzo che ci sono oceani a dividerci, mentre in questi giorni il mondo sembrava non avere confini: Brasile, Cile, Canada, Giappone, Australia, Argentina, India, non sono mai sembrati così vicini.

E qui il mio amore per il web diventa se possibile ancora più smisurato: grazie ad internet questi confini cessano di esistere nuovamente.

E torno a sorridere.

 

Written on the 22nd of June 12:30 (Train from Cannes to Milano)

It is finished. this beautiful experience in Cannes is arrived at the end, and I have to say that some tears have run down my face dued also to the fact that someone has stolen my camera where there were all the pics I took these last days: photos of my new friends, of the parties i went, of the sea, of the moonlight reflecting in the water, of the projects that i liked and wanted to show to my colleagues, of the presentation that me and Stefano have created with the badge "Gold Winner".

All these memories are in the hands of a dishonest person that doesn’t understand that the real value of that camera is not outside but inside.

Anyway there are memories that this person cannot remove from my head, and are those related to the extraordinary people that I met, those Young Lions that arrived from all over the world to France to participate to the competition, not only the media one.

There are some of them that I will never forget, the intensity of the emotions that I felt staying with them make them inerasable. The melancholy I’m feeling grows when I realize that there are oceans between us, while in these days the world seemed to don’t have boundaries: Brazil, Chile, Canada, Japan, Australia, Argentina, India have never seem to be so near.

And so in this particular situation my love for the web becomes even more immeasurable: thanks to internet these boundaries just disappear.

And I smile once again.

 

Arriverderci / Goodbye 🙂

 (photos of some Young Lions, unfortunately I don’t have all their badges, but there are some more on my Flickr)

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Cannes Lions 2008: Voglio una presa!

Vi avevo promesso aggiornamenti continui, liveblogging e invece sto bloggando giusto il minimo indispensabile.

Colpa dell’assenza di prese nel Palais! Conservo la batteria per scrivere appunti durante i seminari (che condividerò con voi non appena rientro) e la mia permanenza in albergo è decisamente fugace 🙂

Le uniche prese che ho trovato sono vicine ai bagni, ed eccomi seduta per terra con il mio eeepc con un lieve tanfo  di piscio che invade il mio naso!

Wireless everywhere, ma le prese?
 
Ci sarà anche il wireless ovunque ma ditemi voi se devo ridurmi in questo stato per bloggare un po’.
 
Mi sono fatta perdonare? 🙂