Sopravvissuti

Sei passato da queste parti e hai notato dei cambiamenti?

Allora forse ti interesserà sapere che questo blog è stato hackerato da un pirata informatico ignoto e successivamente salvato da un Peter Pan del web, ma che dico da un Robin Hood della blogosfera, da un Doctor House de no artri.

Il suo nome è Pascucci, Mario Pascucci.

Lasciando il mondo Disney / Tv Series, i richiami a James Bond e tornando al mondo reale, rimane Mario, un professionista decisamente competente e affidabile (e anche molto paziente) che ha salvato il mio blog da morte certa. Va beh forse sono un po’ melodrammatica ma questo blog era seriamente malato e il doctor Pascucci lo ha fatto guarire senza traumi nè per lo stesso nè per la sua mamma eheh.

Sarò una cosiddetta geek girl, ma per molte cose faccio parte anch’io della categoria dei Dummies, e ho avuto bisogno che qualcuno mi spiegasse come ad una bambina di 5 anni la "malattia" del mio blog per comprenderne la gravità.

Ma ora è guarito. L’unica conseguenza visibile è che ho dovuto rinunciare al mio vecchio template (uno degli elementi più impestati dal nemico) e per il momento ne sto usando uno provvisorio in attesa di regalare al mio blog un nuovo vestito.

Nel frattempo non posso che ringraziare Mario ancora una volta per il suo lavoro.

PASCUCCI IS MY RESCUER! 😀

LaFra alunna per caso: Presente!

Ultimamente mi e’ capitato di leggere su Twitter e su Friendfeed messaggi di lamentela nei confronti delle dinamiche di Facebook, relative sia al numero di richieste di amicizia ricevute ogni giorno (di cui purtroppo mi lamento anch’io), sia alle persone che inviano queste richieste.

Un grande classico in questo senso sono proprio le richieste dei compagni di scuola, dai piu’ recenti come i compagni di universita’ fino a quelli che credevamo sepolti nel dimenticatoio come gli amichetti delle medie e addirittura delle elementari.

A me diverte un sacco ritrovarli, vedere cosa sono diventati, che lavoro fanno, se sono sposati, se hanno dei figli, e soprattutto mi piace quel meccanismo mentale che si scatena ogni qualvolta leggo nella mia casella di posta uno dei nomi di quei registri tanto temuti, ossia lo scatenarsi di un insieme di ricordi legati a quel periodo remoto della propria vita.

Ho aggiunto un compagno che faceva delle facce buffissime e mi distraeva durante le lezioni di matematica, ne ho aggiunto un altro che era un vero teppista ma che comunque mi ritrovavo a difendere sempre perche’ uno dei miei migliori amici; ho aggiunto la mia "amica del cuore" delle elementari e ho scoperto che abbiamo un’amicizia in comune: una mia compagna di universita.

Perche’ vi sto annoiando con questi discorsi? Innanzitutto perchè mi piace cogliere quelle occasioni che mi consentono di dimostrare che Internet da solo non distrugge niente, non sgretola la socialità, piuttosto crea delle opportunità, ovviamente solo per coloro che le desiderano e che hanno voglia di cavalcarle. In secondo luogo, anche se in realtà è il vero motivo per cui sto scrivendo questo post, è proprio per cogliere una di queste opportunità: parlarvi del progetto Obiettivo Scuola di Terre des Hommes in qualità di blogger testimonial.

 

Milioni di bambini vivono e lavorano in strada. Milioni di bambini a cui sono negate l’infanzia e la speranza in un futuro migliore. Ogni bambino ha diritto all’istruzione. Per milioni di bambini la scuola è un sogno, aiutaci a realizzarlo.

Quando si è piccoli la scuola è un incubo, quando si è grandi è un bel ricordo… per noi. Per altri è appunto un sogno e TDH cerca di avverarlo. Come? Proponendoti di rivivere quel ricordo, il ricordo dei banchi di scuola: trova una foto di quando eri uno scolaretto, inseriscila sul tuo blog o su Flickr (ma anche su Facebook, su Messenger, etc), linkala alla pagina dell’iniziativa e taggala così: bloggerpresente.

 

E non finisce qui. Vi piace la mia foto da blogger testimonial?

 

Foto di: Alessandro Romiti:
Via A.Vannucci, 5 20135 Milano
Studio +39 02/58307806 Mobile +39 338/6559837

Beh sappiate che potrete averne una anche voi: presto verrà organizzato un aperitivo-evento dove potrete farvi scattare anche voi una foto sul banco di scuola.

Vi piace proprio QUESTA foto? Beh in quella occasione potrete vederla in versione gigantografia (formato 100 x 70) e potrete addirittura portavela a casa. Il mio ritratto è quello degli altri blogger testimonial saranno infatti in vendita a offerta libera e tutto il ricavato sarà devoluto a TDH.

Se non riuscirete ad aggiudicarvi uno dei ritratti potrete (anzi potete!) dare ugualmente il vostro contributo economico donando online.

E ora allontanatevi dal pc, lasciate questo mondo 2.0 per vivere un po’ di ricordi nella modalità più 1.0 che ci sia: le vecchie fotografie 🙂

Tutta la verita’ su Ubiquifra: la cronostoria

26 agosto: Nicola invita LaFra all’AdvCamp in occasione della Blogfest a Riva del Garda. Lei gli risponde che purtroppo essendo a Londra difficilmente riuscira’ a partecipare.

9 settembre: Tutta la blogosfera attende l’inizio della Blogfest, l’attesa e’ snervante, soprattutto per chi sa che non potra’ andare. LaFra a Londra si strugge e si sfoga con la sua geek friend LaLui in chat.

lafra: ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh / voglio venire anch’io alla blogfest 🙁

lalui: 😀 prendi un volo ryanair / scendi a bergamo e ti veniamo a prendere sabato mattina 😉

LaFra controlla i voli ma non c’e’ niente da fare, il cost di ryanair non e’ affatto low e lei capisce che deve definitivamente rinunciare.

11 settembre: LaFra si sfoga sul suo blog con un post strappalacrime 😉 dal titolo Non vedo l’ora che passi questo weekend! Io ooodio la Blogfest (sigh)

12 settembre: LaFra si sfoga (di nuovo) con LaLui

lafra: […] 500 euro sono troppi quindi niente sigh

lalui: sì troppi per una blog fest

lafra: si vede che era destino / buuuuuuuuu / come sono triste / andro ad ubriacarmi / ahah / e lunedi faro uno spogliarello in mezzo a trafalgar square / mi faccio riprendere / e metto il video su youtube / cosi ci sara qualcos’altro di cui parlare ahah

lalui: hhihhihihi / scema dai / farò un totem con la tua foto / e dirò / c’era pure la fra / una sagoma

lafra: ahah basta tagliare la meta di una delle foto faccioni tanto sono tutte uguali ahah

lalui: dai ora lo faccio 😀

lafra: divertiti cara fai un grosso in bocca al lupo alla nostra sara

lalui: grazie!! sarà fatto

lafra: chiudo / ti lascio con un sonoro SIGH

13 settembre: su Twitter appaiono strani messaggi.

 

La credibilita’ di LaFra viene messa in discussione.

La verita’ era una: LaFra si era trasformata in Ubiquifra’ (o Ubiquafra). Era sia alla Blogfest sotto la pioggia sia a Londra al Thames Festival sotto il sole (…)

15 settembre: LaFra ritratta (come Maxwell Sheffield ne La Tata… va beh questa l’apprezzeranno in pochi credo)

18 settembre: LaLui comunica ufficialmente chi c’e’ dietro a questa Idea della madonna.. LEI ovviamente 🙂

Lo stesso giorno la stampa manifesta interesse nei confronti di ubiquifra con uno straordinario articolo.

23 settembre: LaFra e la sua cartonata meta’ si incontrano grazie all’incontro organizzato da semerssuaq con pestoverde. In quella occasione LaFra sigilla l’autenticita’ del suo cartonato con il sangue (va beh dai in maniera meno drammatica in realta’) per prevenire l’arrivo di eventuali copie contraffatte.

26 settembre: LaFra e LaLui, entrambe in versione carne e ossa, si incontrano alla GGD di Roma.

 

29 settembre: In rete circolano nuove foto di una nuova presunta LaFra cartonata che sarebbe stata presente ad Assisi al primo nanosocial nonostante avesse dovuto declinare l’invito di Simone Brunozzi a parteciparvi.

LaLui manifesta con parole forti il suo disappunto 😉

Cosa succedera’ ad Ubiquifra’ e alle sue amiche?

Secondo voi 🙂 ?

 

AGGIORNAMENTO

29 settembre: Domitilla scrive un articolo su Menstyle: Un’assenza che si fa notare. Ora vi chiedo solo un favore: leggetelo e ditemi cosa ne pensate. Ci tengo davvero. Ne riparlerò sicuramente in futuro. Per il momento non voglio aggiungere altro… se non, Grazie Dò!

Blogfest 2008: (rettifico) Io c’ero!

Contrariamente a quanto comunicato qualche giorno fa, alla Blogfest c’ero pure io!

 

In questo preciso momento sono senza parole e diciamocelo anche un tantino commossa.

Mi viene in mente solo una cosa: guai a chi prova ancora a dirmi che le amicizie non possono nascere e vivere online. So di aver fracassato le cosiddette un po’ a tutti con questa Blogfest ma non mi sarei immaginata che qualcuno avrebbe fatto così tanto per fare in modo che io non mancassi. Dopo non essere riuscita ad usufruire del suo passaggio, Lalui ha pensato di portarmi ugualmente con sè, se non è un gesto d’amicizia questo…

Grazie grazie grazie a lei e a Sara per aver reso questo weekend ugualmente speciale.

Siete state meravigliose…

PS Grazie a tutti quelli che hanno assecondato le ragazze in questa idea pazzerella, devo dire che alcune foto faccioni sono quasi più belle di quelle che faccio io 😉

Non vedo l’ora che passi questo weekend! Io ooodio la Blogfest (sigh)

Da un mesetto a questa parte ho un incubo ricorrente: si chiama Blogfest! Credo che la prima persona che mi ha chiesto se avrei partecipato a questo ahime’ attesissimo evento sia stato Nicola il 26 agosto. Ero a Londra gia’ da un paio di settimane e sapevo che non sarei rientrata in Italia per andare a Riva del Garda.

La blogosfera quando vuole sa come torturarti: in Twitter e FriendFeed le parole "blogfest", "ostello", "advcamp", "fashioncamp", "riva del garda", "ci vediamo li", "io ci sono", etc etc sono all’ordine del giorno e la mia dissonanza cognitiva sta funzionando malissimo: non me ne scappa una! Se a questi twit, feed, etc aggiungiamo anche direct messages e email che mi chiedono se ci saro’ il supplizio e’ completo.

Ma non fa niente, questo weekend mi divertiro’ tantissimo anch’io! Ah si! Non so ancora bene cosa faro’ ma sara’ entusiasmante e non vi pensero’ nemmeno una volta

… non pensero’ che tutti i miei amici blogger che non vedo l’ora di rivedere sono li e io qui

… che ascolterete tanti interventi interessanti

… che non saprete da dove iniziare ad aggiornare il blog/twitter e compagnia bella per l’enorme quantita’ di stimoli che riceverete

… che scatterete tantissime foto

… SE VEDO UNA SOLA FOTO FACCIONI FACCIO UN CASINOOOO. Vi avverto!

Va bene sparatemi 😉

A parte gli scherzi scrivete scrivete scrivete e io vi leggero’. E non pensatemi.

…sigh…

 

AGGIORNAMENTO PRE-PUBBLICAZIONE

Il post non e’ ancora pubblicato ma e’ pronto da qualche ora quindi mi sento di aggiungere ulteriori lacrimevoli dettagli come aggiornamento.

Mi e’ appena arrivato un invito su Facebook da parte di Marco per

 

Considerando il fatto che sa che non riesco a venire vuol dire che l’invito e’ sinonimo di

  • Disattenzione
  • Crudelta’
  • Stimolo (a fare una pazzia e aggiudicarmi il posto in macchina che avrebbe libero per la trasferta verso la Blogfest)

Nel frattempo mi hanno anche scritto dei vecchi amici per invitarmi a prender parte ad un’iniziativa un po’ strana, ovviamente a Milano! Non ho capito bene di cosa si tratta ma vado sulla fiducia 🙂 Se qualcuno (c’e’ qualcuno che non va alla dannata blogfest??) ci fa un salto poi mi dice di cosa si tratta.

Abbraccia l'antenna cosmica

Ma tu ce l’hai la “Foto Faccioni”?

Grazie alla mia vita da blogger ho avuto la possibilita’ di conoscere persone dotate di uno stra-ordinario talento fotografico, e il stra davanti alla parola ordinario implica che ognuno abbia una qualche particolarita’ che lo fa emergere e lo distingue dalla norma per un motivo o per un altro.

Mi piacerebbe mostrarvi uno scatto di alcune di queste persone:

auro

palmasco

vanz

giovy

lyonora (ha dato a questa foto il titolo "pacman maya" 🙂 )

e la recente scoperta dafne

Ce ne sono tante altre ma preferisco fermarmi qui per adesso.

A questo punto alcuni di voi potranno chiedersi, ma cosa centra il titolo?

Diciamo che ho voluto prenderla alla larga.

Diciamo che io non ho un talento fotografico.

Diciamo che punto sulla quantita’ piuttosto che sulla qualita’ e il mio account di Flickr ne e’ la dimostrazione lampante (quasi 7500 fotografie uploadate in poco piu’ di due anni).

Ma diciamo pure che anch’io ho sviluppato una particolare "dote" fotografica con anni di duro allenamento: LE FOTO FACCIONI, ossia una modalita di autoscatto in cui la sottoscritta viene ritratta insieme ad un altro soggetto (anche piu’ di uno) tenendo la fotocamera.

Perche’ ho sentito la necessita’ di scrivere questo post? Oggi ho notato che prossimamente a Londra ci saranno due eventi ai quali potrei essere interessata a partecipare e vorrei cogliere l’occasione per "farmi" anch’io le notissime Moo Cards. Ma cosa ci metto?

Se fossi brava come i fotografi citati sopra potrei scegliere delle belle foto. Oppure potrei scegliere delle mie foto. Perche’ non allora combinare la "dote" con la sottoscritta? Perche’ non creare le Moo Cards con le Foto Faccioni fatte in questi anni? Non so, ci sto facendo un penserino.

Non e’ detto che io lo faccia ma diciamo che questo post e’ comunque un avviso per coloro che si riconoscono in una di queste foto 😉

Banner verso la socialità: gli “Engagement Ads” di Facebook

Uno dei post piu’ interessanti che ho letto in questo ultimo periodo e’ la teoria del banner sociale. Credo di aver gia’ fatto mille complimenti a gianluca per averlo scritto ma non credo che 1000+1 facciano molta differenza.

Come spesso succede i post migliori sono quelli accompagnati da un altrettanto stimolante confronto nei commenti e nelle reazioni scatenate nella blogosfera. In sintesi la premessa del post e’ che nonostante internet sia in continua evoluzione c’e’ un particolare elemento del web che non ha subito particolari variazioni con il tempo ed e’ appunto il banner.

Tutti parlano di sharing, la parola “social” spunta da ogni dove, tranne che nell’adv online, il banner in sostanza non ha nessuna caratteristica intrinseca della “socialita’ digitale”: non ha un permalink che consenta di condividerlo in Facebook o su Twitter, o un feed salvabile nei preferiti, in del.icio.us o nel mio Google Notebook; non ti mette in contatto con gli altri che lo hanno cliccato e che evidentemente lo hanno ritenuto interessante, non vuole essere commentato e nemmeno “marcato” positivamente (nessun bottone “like” o stellina per segnalarne il gradimento)

Grazie ai commenti e’ stato tuttavia possibile individuare i primi segnali di socialita’ nell’adv online:

L’idea di Avanoo e’ molto semplice: display ads for charity. L’utente clicca sul banner dello sponsor e viene reindirizzato ad una pagina dove e’ possibile avere informazioni sull’associazione no profit che lo sponsor sostiene e che lo stesso utente ha contribuito in minima parte a supportare grazie a quel click. Praticamente Avanoo ha ripreso l’idea di diverse iniziative noprofit tra le quali ad esempio the hunger site e the breast cancer site ma l’ha "esternalizzata".

La mia perplessita’ tuttavia e’ questa: quanto e’ efficace per lo sponsor quel click visto che nel 99% dei casi sara’ legato a motivazioni non riconducibili al suo brand e/o a suoi prodotti? L’iniziativa in se’ e’ ovviamente positiva, un altro modo per supportare le associazioni no profit non e’ mai un male anzi, ma da un punto di vista markettaro non mi viene in mente un motivo valido per cui proporre un’attivita’ di comunicazione di questo tipo. Se un’azienda decide di supportare un’associazione noprofit ha sicuramente a disposizione modalita’ molto piu’ stimolanti e coerenti vero Paolo?)

(In ogni caso, ad esclusione dell’articolo linkato, non ne ho sentito parlare, quindi non escludo che non sia stato un gran successo).

Spongecell invece ha sostituito il classico banner con un mini-event planning widget, ossia un widget al cui interno e’ presente l’invito ad un evento che e’ possibile aggiungere direttamente a diversi calendari online e nella sezione eventi del proprio profilo su Facebook o inoltrare ad un amico. All’interno della galleria del loro sito sono presenti diversi esempi.

Spongecell Rich Media Ads - Gallery

Un’idea semplice, utile, focalizzata ma anche facilmente replicabile.

Arriviamo infine a chi sta facendo la parte del leone in questa evoluzione del banner verso una maggiore "socialita’": Facebook con i suoi Engagement Ads. Il famoso social network ha deciso di integrare la propria offerta pubblicitaria con tre nuove proposte:

1) Comment Style Ad: Gli utenti possono commentare all’interno dello spazio pubblicitario, ad esempio possono lasciare commenti ad un trailer cinematografico . L’adozione di questo formato e’ consigliato ai Brand di entertainment e ai brand che vogliono lanciare nuovi prodotti. Il commento dell’utente sara’ visibile nel newsfeed dei suoi amici, garantendone quindi la visibilita’.

2) Virtual Gifts Style Ad: I brand possono mettere a disposizione degli utenti dei regali virtuali che gli stessi possono donare ai loro amici. Avevo gia’ notato questa modalita’ di advertisement per il lancio del film sex & city. Ho provato a guardare la scelta dei regali gratuiti al momento disponibili e non c’e’ un granche’.

Da una parte il sistema potrebbe funzionare, mi ricorda molto il concetto dei pacchetti sponsorizzati di windows live messenger, ma credo che avrebbe comunque vita breve in quanto, al contrario di messenger, ogni giorno su Facebook nascono nuove applicazioni che possono attrarre l’attenzione degli utenti.

3) Fan Style Ad: Come gia’ succede gli utenti hanno la possibilita’ di dichiarare il loro amore per un brand o per un prodotto diventandone pubblicamente fan.

Jeremiah Owyang ha scritto un post decisamente esaustivo sull’argomento facendo anche chiarezza su come e’ strutturata l’intera offerta pubblicitaria di Facebook e sul perche’ l’adv "tradizionale" su Facebook non funziona. Per quanto mi riguarda mi ero soffermata anch’io recentemente sul tema dell’inefficacia dell’advertising nei social network

Se sono all’interno di un social network difficilmente cliccherò su un banner/messaggio pubblicitario che mi porterà in un altro sito allontanandomi dal luogo virtuale in cui mi ritrovo, è come se fossi in un pub e per provare una birra diversa da quella che bevo solitamente dovessi uscire e recarmi in una nuova discoteca, magari bellissima ma dove non conosco nessuno e non mi sento altrettanto a mio agio: non sarebbe meglio farmela bere nel mio solito amato pub insieme ai miei amici?

Gli engagement ads cercano di superare questi limiti creando spazi per i brand negli stessi contesti familiari agli utenti che non sono costretti ad abbandonare il social network per piombare in un minisito sconosciuto.

Ho provato a rifletterci un po’ per capire se questa evoluzione puo’ avere successo, potra’ diventare la killer application del mercato pubblicitario o meno e per il momento sono scettica perche’ a mio avviso bisogna necessariamente fare un passetto in piu’ e soffermarsi sulla motivazione che lega gli utenti a quel determinato social network.

Riprendiamo l’esempio del pub: finalmente il brand della situazione (alias il responsabile della comunicazione o simili) ha capito che per dialogare con il suo consumatore non deve cercare di portarlo nella sua straordinaria discoteca a tutti i costi ma e’ meglio provare ad approcciarlo li’ nell’ambiente in cui si trova piu’ a suo agio, dove ci sono i suoi amici. E ora? Come inizia la conversazione? Ha qualcosa di effettivamente interessante da dire? Come puo’ catturare l’attenzione? Piacera’ ai suoi amici? Quest’ultima domanda in particolare diventa a mio avviso una leva estremamente importante per i brand in questi contesti: perche’ non creare strumenti che sfruttino davvero il lato "social" di questi network?

Prendiamo ad esempio l’uscita di un nuovo film (in questo momento mi viene in mente Kung Fu Panda visto il numero di messaggi e di fans che ho visto all’interno della pagina dedicata). Facebook ti propone il trailer e tutta una serie di altri gadget digitali: tu puoi commentare il trailer e far si che i tuoi amici lo vengano a sapere. Pensate alla possibilita’ per questo utente di organizzare ad esempio una "gita" al cinema garantendo uno sconto sul biglietto a tutti i suoi amici. Ho l’impressione che i suoi amici apprezzerebbero di piu’ e Facebook ha tutti gli strumenti e la tecnologia necessaria per mettere in piedi un sistema in grado di consentire questo genere di interazione tra utenti.

Ci sono una marea di informazioni su ciascun utente in Facebook, pensiamo ad esempio a quelle relative ai viaggi soggetto delle gallerie fotografiche e alle opportunita per il settore turistico; ora non so quali siano le limitazioni relative all’utilizzo degli stessi ma sono sicura che c’e’ un potenziale comunicativo inespresso. Voi cosa ne pensate?

PS Sono molto invidiosa nel pensare che molti di voi sviscereranno l’argomento insieme a gianluca all’ADVcamp del prossimo weekend a cui purtroppo non riusciro’ a partecipare. Sigh.

 

AGGIORNAMENTO 9 SETTEMBRE

Vi segnalo il case study di Mars descritto da Andrea sempre relativo ad un uso "social" di Facebook grazie anche al coinvolgimento del canale SMS.

La prima partita dell’Arsenal (di questa stagione)

Il mio primo weekend londinese è stato all’insegna del football. Ho visto la prima partita dell’Arsenal insieme a mio cugino che è un gran tifoso (pensate che ha deciso il nome di suo figlio in modo che le sue iniziali fossero AFC ossia Arsenal Football Club) e che ci ha procurato le tessere per entrare gratuitamente.

Devo dire che nonostante io non sia una grande amante del calcio mi sono divertita. Ho diversi bei ricordi, vediamo se riesco ad elencarli:

  • Se ripenso alla partita la prima cosa che mi viene in mente sono i sedili: comodissimi! Una versione piu’ spartana dei dei seggiolini dei vecchi cinema.

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  • Il secondo ricordo in classifica e’ il programma della partita che e’ possibile acquistare fuori dallo stadio e che costa se non ricordo male 3 sterline. Al suo interno oltre alle classiche informazioni calcistiche e’ presente un poster di un giocatore (perfetto per i bambini) e una pagina con le dediche personali (ad esempio un ricordo per tifosi recentemente defunti). Inoltre tra il primo e il secondo tempo viene estratto un numero associato al programma e il vincitore ha la possibilita’ di trascorrere del tempo con la squadra. Mio cugino mi ha spiegato con molto orgoglio che il programma e’ stato giudicato come il migliore tra le societa’ calcistiche inglesi negli ultimi anni.
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  • Terzo ricordo le dediche personali tra il primo e il secondo tempo trasmesse dallo speaker.
  • La quarta posizione va al secondo sponsor della squadra, la compagnia telefonica 02 che sempre durante l’intervallo ha sparato in aria un certo numero di magliette dell’Arsenal. Da quello che ho capito 02 era lo sponsor principale della squadra fino a quando e’ arrivata la Emirates con l’asso piglia tutto. Per la cronaca:

In October 2004, Emirates and Arsenal FC signed, at the time, the biggest club sponsorship in English football history, worth some £100 million (AED 662.2 million) The agreement, valid until 2021, gives the airline naming rights to the club’s £357 million home, Emirates Stadium, which took just two and a half years to complete from start to finish. It seats 60,000 spectators and boasts state-of-the-art cutting-edge facilities such as padded seats for all spectators

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  • Quinta posizione: il replay! Subito dopo un’azione viene mostrato nel maxischermo il replay cosi’ da avere un’idea precisa di quello che e’ successo senza tirare ad indovinare. Sbaglio o in Italia questo "servizio" non esiste?
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  • Ultimo ricordo e’ il merchandising shop dello stadio: enorme e ricco di ogni tipo di gadget (mi e’ rimasto impresso il tostapane che lascia le iniziali AFC sulla fetta eheh). Era stracolmo di tifosi. Una vera macchina da soldi, credo che quello di San Siro a confronto faccia ridere ma non vorrei sbilanciarmi troppo 😉

Sbaglio o la situazione in Italia e’ completamente diversa? Quante societa’ prestano cosi’ tanta attenzione al proprio tifo? Quante riescono a monetizzarlo in maniera efficace?

Please let me know…

Vita da neo-londinese: la prima settimana

Sono trascorse quasi due settimane dal mio arrivo a Londra e mi sembra di essere qui da un mese.

Il mio nuovo lavoro non mi ha impedito di fare un po’ di vita mondana e vacanziera 🙂

Ecco un "breve" riassunto della prima settimana:

  • Domenica: Arrivo a London. Sistemazione nel "mio" appartamento londinese in Hatton Garden, la via dei Diamanti. Io e uragano pranziamo/ceniamo alle 1630 a Pizza Hut.
  • Lunedi’: Breve giro a Covent Garden e poi spesa da Sainsbury’s Local. Uragano, che e’ una buona forchetta ma anche piuttosto raffinata e un buon cuoco, era un tantino sconcertato dalla totale impossibilita’ di replicare le abitudini di spesa che aveva a Milano anche a Londra: tra innumerevoli varieta’ di piatti pronti e spaghetti in scatola ho visto un velo di disperazione sul suo volto.
  • Martedi’ : Birra con i compagni di classe di uragano (che ha colto l’occasione per migliorare il suo inglese iscrivendosi due settimane alla Regent) e cena a base di Fish and Chips. Due personaggi singolari e davvero simpatici: Blei e’ di Palma di Maiorca e la sua cadenza spagnola quando parla inglese e’ contagiosa 🙂 . Miguel e’ portoghese, e’ un appassionato di scienze e un gran chiaccherone ma decisamente un vero spasso!
  • Mercoledi’ : Birra con Miguel, Bru e Lawrence. Tra una birra e l’altra siamo finiti col parlare della Teoria del Caos e degli effetti della Dopamina sulle prestazioni sessuali maschili (ovviamente merito di Miguel).
  • Giovedi’: Birra con Miguel, Blei ed altri compagni di uragano. Eravamo un gruppetto davvero internazionale: tre italiani (tra cui io e uragano), tre spagnoli, due russi, due sud koreane e un portoghese.

 

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(gli ultimi sono Blei e Miguel)

  • Venerdi’: Cena con mio cugino James, sua moglie Leanne e la mia bellissima nipotina. Decisamente non la migliore cena della nostra vita (uragano ha preso una pizza alquanto sospetta e io un hamburger giusto per andare sul sicuro) ma la compagnia e’ stata meravigliosa.

 Visto che la preoccupazione di ogni madre e’ sapere cosa sta mangiando la propria figlia purtroppo devo dirle che c’e’ da preoccuparsi…. Questo e’ uno dei miei pranzo tipo

 

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