A dicembre se ne parlava ancora sorridendo, anche se qualche muso lungo c’era già ovviamente, ora si parla di crisi: ma dov’è finita la neve?
Purtroppo in questi giorni sembra che la risposta sia arrivata da oltreoceano dove il freddo e il gelo hanno già ucciso trenta persone.
Ecco quanto riportato stamattina sulla Stampa:
Trenta morti. Incidenti. Trasporti bloccati e scuole chiuse. E’ il tragico bilancio dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta durante il weekend sugli Stati Uniti. […] Gli Stati centrali sono stati messi in ginocchio dal clima impazzito. Neve, alluvioni, persino un tornado hanno provocato morti e danni per centinaia di milioni di dollari. Lo stato più colpito è l’Oklahoma, dove tre persone sono morte per ipotermia dopo essere rimaste troppo a lungo all’aperto. La violenta tempesta di ghiaccio ha lasciato 100mila persone senza energia elettrica e bloccato le strade del Paese […] Il Presidente Bush ha dichiarato lo stato di calamità naturale, chiedendo aiuti federali per le operazioni di emergenza.
Lo stato di calamità potrebbe essere presto dichiarato anche qui in Italia ma per il motivo opposto: l’assoluta mancanza di neve sta trascinando le imprese turistiche di montagna in un baratro economico da cui difficilmente si riuscirà ad uscire.
Ad impazzire non è solo l’economia e il turismo ma soprattutto la natura: già l’epifania ci aveva regalato il video della passeggiata sulle piste da sci di Madonna di Campiglio di un’orsa con i suoi piccoli (su Kataweb è possibile vedere il filmato) ora leggo che sui pendii piemontesi sono già tornate le farfalle:
Si ha un bel guardare in alto, far correre gli occhi fin su, sulle creste, in cerca di riverberi bianchi: i versanti a Sud – a volte anche quelli a Nord – sono spogli, puliti: niente neve fino in cima. Su qualche prato germoglia addirittura l’erba e a Ceresole Reale, versante piemontese, sui pendii fra i 600 e i mille metri compaiono le farfalle. Non traveggole da viandante o da turista: sono proprio le «vanesse dell’ortica», le farfallette rosse con i puntini neri («Aglais urticae»).
Domenica noi amici abbiamo colto i pochi vantaggi legati a questa strana situazione climatica recandoci alla Locanda Perlonc a Treviso Bresciano a mangiare lo spiedo con la polenta 🙂
Mentre i ragazzi si apprestavano a giocare un simil rugby sul prato fuori dalla Locanda, ci sembrava strano sentire dalla proprietaria come l’anno scorso quel manto verde fosse coperto di neve.
E per concludere a proposito di spiedo indovinate cosa mi sono vista servire di nuovo una volta a tavola?? Gli uccelletti…
Per gli amanti del genere un divertente video del nostro Ciccio che si diverte ad aprire il becco dello sfortunato pennuto (deboli di stomaco astenersi eheheh)!
Aggiornamento del 17 gennaio
QUI tutte le altre foto della Gita 🙂
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