E se “I love Flickr” diventasse “I used to love Flickr…”

Stamattina ho appreso da Techcrunch che la possibilità che Flickr fornirà ai suoi utenti un servizio di upload di video stia diventando realtà

[…] rumors are flying that Yahoo intends to integrate video into Flickr very soon, perhaps in the next three weeks. Part of the delay may have been a long internal debate about how to make Flickr Video special and distinct from what YouTube already offers. They apparently have come to some product decisions, and will be making an announcement soon

Giovy ha ripreso la notizia sul suo blog lanciando un sondaggio a cui ho già partecipato.

Cosa ne pensate della possibilità di inserire video in Flickr, che verrà attivata prossimamente?
 
 
Io rientro nell’attuale 71% di NO.
 
I commenti all’articolo di Techcrunch riflettono il dibattito che probabilmente si è acceso anche internamente a Yahoo! sulla possibilità di "snaturare" il servizio e di deludere la forte community di Flickr Lovers che si è creata negli anni.
 
SI:

Sounds great, as long as there is no region blocking. I bet the artistic Flickr community could build a decent video collection

NO:

I think Flickr should remain focused on Photos. Videos will just kill all the Photos. Damn !

NI:

If Flickr wants to start videos…they should create another, seperate division, like something called Recordr

SI MA

Flickr, one of the best photo sharing websites ever.. Now, Yahoo is down and fighting off a takeover bid from Microsoft. As far as Yahoo is concerned they require some big app to challenge the Titan Google itself. In comes Flickr Video, would be a great website if the interface, etc looks and works good. I’m sick and tired of the over cluttered YouTube webpage. I personally love the minimalistic art-like approach Flickr has.. Here’s to hoping that the same design philosophy has been followed and it’ll be one heck of a website to reckon with.. There r many art-directors who make great stuff, plus the Flickr community itself is one hell of a artistically inclined community.

SI SE

whats the problem with big companies? why does it take 3 years to integrate a service that they already have (yahoo video) into flickr. they better integrate the jumpcut technology into flickr video to make it more fancy than youtube.

Alcuni non vedono l’ora, altri hanno paura che l’inserimento dei video possa snaturare il servizio, altri pensano che possa essere una buona idea ma a determinate condizioni, differenziandosi dagli altri big players del mercato, ed in particolare YouTube.
 
I Flickr lovers hanno paura di essere traditi e ce ne sono davvero tanti. Basta fare una ricerca su Google ("I love Flickr" = 38.600 risultati) e guardare le foto caricate nei vari gruppi dedicati agli amanti di Flickr ed in particolare in Flickr Fan Art.
 
 

Voi cosa ne pensate?

Il futuro dell’advertising online (classico) non è “social”

I social networks sono ormai da tempo al centro dei pensieri di molti addetti al marketing e alla comunicazione perchè sono coscienti del fatto che lì potrebbe risiedere il loro target, sia esso di vendita che di comunicazione, e non sanno come raggiungerlo.

Regole di comunicazione che sono valide in un contesto non possono avere ovviamente la stessa efficacia in altri, ed è per questo che Google non ottiene gli stessi risultati sul suo motore di ricerca e su MySpace. Il motivo è ovvio: se nel primo caso la scelta di navigare in Google Search è legata alla specifica esigenza di cercare e soprattutto trovare qualcosa nel più breve tempo possibile, nel secondo invece è connessa ad altri obiettivi, classificabili sarà ovvio dirlo di "networking".  Come scrive Joshua Porter nel suo post "Why Social Ads Don’t Work" non a caso Google si pone come obiettivo di continuare a ridurre il tempo che gli utenti trascorrono all’interno del suo motore di ricerca, perchè questo vuol dire che gli stessi sono riusciti a soddisfare velocemente il loro bisogno, mentre Facebook mira ad ampliare quanto più possibile il time-per-visit dei suoi iscritti.

Lo stesso messaggio pubbilcitario può quindi essere percepito in maniera completamente differente a seconda del contesto: se all’interno del motore può essere utile perchè pertinente con la mia ricerca, all’interno di Facebook è fastidioso perchè decontestualizzato (ci si potrebbe scrivere un libro su questo.. o qualcuno lo ha già fatto??) e antiestetico.

Se sono all’interno di un social network difficilmente cliccherò su un banner/messaggio pubblicitario che mi porterà in un altro sito allontanandomi dal luogo virtuale in cui mi ritrovo, è come se fossi in un pub e per provare una birra diversa da quella che bevo solitamente dovessi uscire e recarmi in una nuova discoteca, magari bellissima ma dove non conosco nessuno e non mi sento altrettanto a mio agio: non sarebbe meglio farmela bere nel mio solito amato pub insieme ai miei amici?

In sintesi

the context is entirely different. When you’re in search mode, you are playing by different rules

L’analisi dei primi risultati relativi ai "social ads" confermano appunto la teoria secondo cui il presupposto per far sì che l’utente interagisca con i messaggi pubblicitari sia che in quel momento sia più o meno esplicitamente alla ricerca di qualcosa, e quindi questi sono alcuni dei contesti in cui si ottengono i ritorni migliori:

  • Searching
  • Shopping
  • Traveling

Proprio qualche giorno fa Mauri, il mio compagno di scrivania, mi ha raccontato di aver trovato un interessante sito sul Canada se non ricordo male mentre navigava in Turisti per Caso cliccando su un annuncio pubblicitario.

Questo ci porta a fare qualche prima considerazione anche sugli esiti della ipotetica futura guerra tra Microsoft+Yahoo e Google: benchè gli strumenti di posta elettronica e di community dei primi due siano più forti non riusciranno a monetizzare gli stessi risultati in termini di advertising di Google Search. Questo ci fa inoltre capire perchè gli investimenti e gli sforzi maggiori da parte dei tre colossi siano incentrati soprattutto sul mobile e sulle maps: quando le persone accedono ai servizi mobile sono in movimento e quindi in unfamiliar places with the same old needs, stiamo quindi cercando sia una destinazione sia dei servizi che ci possano essere di supporto lungo il tragitto. Proprio per questo motivo Joshua conclude il suo post affermando che maps and mobile are the future of advertising.

Le osservazioni interessanti però continuano all’interno dei commenti:

Innanzitutto ci si interroga sull’efficacia dei messaggio all’interno dei blogs: che differenza c’è tra l’advertising su MySpace e quello nei blogs, ossia i risultati in termini di CTR non dovrebbero essere più bassi? La risposta è NO, e questo grazie alla visibilità che i blog hanno all’interno delle SERP, ossia delle pagine dei risultati di ricerca. A differenza dei social network infatti i blog vengono spesso visitati in quanto all’interno dei risultati di una ricerca ed essendo l’utente in quel momento nel cosiddetto "seach mode" è più propenso a continuare appunto questa ricerca cliccando sui messaggi presenti nei blog: User searches, user clicks through to blog, user clicks ad. Ed è proprio per questo motivo che un blog riesce a guadagnare quanto più è focalizzato su un argomento (vi consiglio a questo proposito il post di Tagliaerbe "Tematizzare: il primo comandamento SEO")

Altri utenti riflettono su usi migliori dei social network:

  • Better-Targeted Ads: benvenga la pubblicità nei social networks, ma solo se fortemente contestualizzata ed interessante per il target, anche perchè i social network offrono a volte un livello notevole di segmentazione dei consumatori. L’esempio fatto è quello di Dogster la community dedicata agli amanti dei cani, "a dream marketing opportunity for a company like… Pup-peroni, marca di cibo per cani, che è infatti uno degli sponsor del sito. Ho notato che una delle campagne di advertising visibile in questo momento è il lancio del doppio DVD Platinum Edition della Carica dei 101, più contestualizzato di così 🙂
  • Brand Building e Sponsorship: già all’interno del post Joshua aveva spiegato che la presenza di pubblicità all’interno dei social network non sia legata necessariamente al tentativo di portare gli utenti sul proprio sito, costringendoli quindi a lasciare il proprio "space", ma perhaps they are simply for brand-building purposes…you see the brand and it has a subconscious effect…you don’t change what you were doing but the brand is somehow strengthened in your mind from the ad impression. A questo proposito nei commenti si parla di opportunità di Sponsorship, come ad esempio nel caso appena visto di Dogster, perchè è vero che gli utenti continueranno a vivere la loro vita virtuale e a fare "networking" ma saranno riconoscenti al brand che permette loro di fare tutto questo, probabilmente memorizzandolo e diventandone consumatori. Onestamente non credo che sia così semplice ma potrebbe essere più efficace del semplice messaggio; ovviamente bisognerebbe in qualche modo misurare l’efficacia di un’azione di questo tipo in relazione anche all’investimento che è indubbiamente più elevato rispetto ad un messaggio pubblicitario.
  • Panel Research e Paid reviews: ci sono molte potenzialità in questo senso, ma anche in questo caso è necessario tenere bene a mente le caratteristiche intrinseche dello strumento che impongono trasparenza e rispetto.

Ultime due considerazioni prima di chiudere questo lunghissimo post:

  • Quando pensate a MySpace, a Facebook o agli altri social networks è importante ricordare la sfera personale in cui volete entrare: "Despite what advertisers think, my Facebook account is MY personal space… please don’t bug me on it.". Attenzione, la pubblicità in questi contesti non solo potrebbe non sortire nessun effetto, ma potrebbe essere addirittura controproducente.
  • Gli utenti abituali dei social networks li conoscono come le loro tasche, forse meglio, alcuni potrebbero navigare al loro interno anche ad occhi chiusi quindi possono tranquillamente sfuggire all’esposizione di messaggi pubblicitari. Esattamente come nella vita reale alcune persone have an amazing ability to filter out ambient noise in places they frequent and i believe this also plays a part in the lackluster results of ads.

Scusate se sono stata prolissa ma non volevo omettere nessun dettaglio degno, a mio avviso ovviamente, di rilievo e di essere esplicitato.

Voi cosa ne pensate? Queste considerazioni valgono anche per il mercato italiano?

Lo Skateboard di Ritorno al Futuro ESISTE (o quasi)!

Sto facendo una ricerca sulle invenzioni cinematografiche che si vorrebbe vedere realizzate in futuro e per farmi una prima idea sono andata su Yahoo! Answers e ho lanciato questa domanda:

 

Per chi non avesse idea di cosa sto parlando quando faccio riferimento allo skateboard di Ritorno al Futuro (c’è davvero qualcuno??), si tratta di uno skateboard senza rotelle che si muove "galleggiando" sul suolo (i modelli base per bambini come quello che usa Micheal J Fox non vanno però sull’acqua).

 

Comunque cercando immagini del cosiddetto Hoverboard ho scoperto che non è solo fantascienza cinematografica, l’Hoverboard esiste! O quasi… Questo è il testo introduttivo del sito di FrozenJoe dedicato appunto all’Hoverboard

Yes, this is the very first hoverboard website based on the ever famous and fascinating hoverboard invention first implemented in the movie, Back to the Future Part 2 starring Michael J. Fox and Christopher Lloyd. All skateboard enthusiasts and fans alike fell in love with the idea of a futuristic skateboard without wheels, the Hoverboard! The hoverboard is basically a skateboard without wheels, a board propelled a couple of feet above ground using special magnetic forces from two circular magnets and the magnetic forces beneath the earth’s crust. Unfortunately hoverboards do not exist (yet) however it is my hope that hoverboards will be for sale to individuals sometime within this century.

Esistente o no questo tizio ha riempito il sito di foto e video dell’Hoverboard e sono molto suggestivi.

 

Insomma… Chi non ne vorrebbe uno?

Technorati technorati tags: , , , , , , ,

Notizie interessanti: MyBlogLog è di Yahoo e ci sarà una donna tra le Guardie della Torre di Londra

(Già immagino i primi spontanei commenti che emergeranno dalla semplice lettura del titolo: “Ok per la prima notizia, ma cosa c’è d’interessante nella seconda?” …. antipatici 😛 )

Non mi capita spesso di scrivere a proposito di queste “notizie bomba” perchè tanto poi lo fanno tutti ma sono utente sia di MyBlogLog, come è visibile nella colonna a destra dove ho inserito il widget che consente di visualizzare gli ultimi utenti che hanno visitato il blog (e che ovviamente sono iscritti a MyBlogLog), sia di Yahoo!, e non solo perchè ho un account di Flickr, e quindi mi fa piacere tenere traccia di questo avvenimento anche sul mio blog.

Comunque tornando alla notizia, salvo ulteriori smentite, Yahoo! ha comprato MyBlogLog. Se ne era già parlato a Novembre ma l’acquisizione non era mai stata confermata. A questo proposito potete leggere l’articolo di Techcrunch del 17 novembre 2006 e quello di oggi “Yahoo Buys MyBlogLog. No, They Didn’t. Wait, Yes“.

Chissà cosa nascerà da questa nuova acquisizione, quali effetti saranno visibili tra qualche tempo, sono proprio curiosa…

Seconda notizia meno bomba ma per me ugualmente interessante (a. sono una donna, b. sono mezza inglese) è quella che ho letto guarda il caso proprio su Yahoo! dove si spiega che per la prima volta in 522 anni, una donna farà parte del corpo delle guardie della Torre di Londra. Si tratta di un importante traguardo per lei perchè a quanto pare i requisiti per poter accedere alla selezione sono rigidi e le possibilità poche:

Per diventare Beefeater, i candidati devono avere un minimo di 22 anni di servizio nelle forze armate britanniche e devono aver guadagnato medaglie per buona condotta e lungo servizio […] “C’erano sei candidati, cinque uomini e una sola donna”, ha detto la portavoce Natasha Woollard . “Lei era la candidata migliore per il lavoro”.

Istintivamente mi verrebbe da chiudere questo post scrivendo che la prossima volta che andrò a Londra farò nuovamente visita alla Tower of London ma poi mi viene in mente che il biglietto costa 15 sterline e beh insomma vedremo 😉

Technorati technorati tags: , , , ,

Piccole Bloggers crescono: Sono PRIMA su Google!

[ATTENZIONE! SI AVVISANO TUTTI GLI UTENTI CHE QUESTO POST è ALTAMENTE AUTOCELEBRATIVO!]

Eh va beh, c’è chi si accontenta di poco :-).
Chi però segue da tempo questo blog capirà che sono molto contenta di condividere questo piccolo (grande? ovvio?) risultato che è quello di essere prima con “lafra” su Google! Vi ricordate il post “Cerca “lafra” su Google e Yahoo.. ma non su Ask 😉“? Se prima la situazione era questa:

Ora è questa eheheh

Come potete vedere non contenta sono presente nella prima pagina dei risultati anche con il mio profilo sul forum di GT (evidenziato in arancione).

Buone notizie anche su Zippy. Più di due mesi fa vi avevo parlato di questo meta-motore che effettua la ricerca contemporaneamente su diversi motori quali Google, Yahoo!Search, MSN Search, Ask.com, Alexa, Technorati e The Internet Archive, e vi avevo mostrato come cercando “lafra” fossi in 15esima posizione con il mio blog e sesta con il mio account di Flickr. Oggi ho scoperto di essere terza con il blog e quarta con Flickr eheheh.

Su Yahoo la situazione non è cambiata, sempre prima :-), stessa cosa anche su Ask che continua al contrario a non considerarmi minimamente: il primo risultato che mi riguarda è il link al comune di Cusano Milanino (quattordicesima posizione) dove sono state pubblicate due foto che ho scattato in occasione della Finale dei Mondiali :-\

Va beh pian piano riuscirò nel mio intento di diventare la unica “lafra” del web italiano e chissà magari mondiale! Ahahahah *risata grassa*.

😉

Technorati technorati tags: , , , ,

Mamme non preoccupatevi: c’è Yahoo Answers!

In queste ultime settimane sono stata colpita dallo spot pubblicitario che presenta l’ultima iniziativa editoriale del Corriere della Sera: l’Enciclopedia dei Ragazzi.
Lo spot mostra un bambino e una mamma in procinto di uscire: il bambino ad un certo punto fa una domanda alla mamma, di carattere pseudo-scientifico, la quale poverina non riesce a rispondere, sentendosi così una “somarella” (appaiono disegnate due orecchie d’asino sopra la testa).
Per questa, e per tutte le altre domande a cui non riuscirete rispondere care mamme, dovrete acquistare ai vostri bambini “L’Enciclopedia dei ragazzi“: “12000 pagine illustrate e più di 6000 voci per approfondire tutto quello che studiano a scuola: dalla storia alla geografia dalla scienza al mondo degli animali. Libri insostituibili per le ricerche, immediati e divertenti per ogni curiosità.“.
Mamme non è vero! Questi libri saranno sicuramente utili ma non INSOSTITUIBILI, voi lo siete 🙂 e con un pizzico di impegno (e una connessione internet) potrete essere all’altezza di ogni domanda. Come? Basta ritardare un po’ la risposta, il tempo necessario per andare su Yahoo! Answers, girare la domanda al popolo di internauti e attendere le prime risposte!
Io l’ho fatto 😉
Quella che vedete sotto è l’immagine di uno dei soggetti scelti per la campagna pubblicitaria con il relativo domandone:


e questa è la stessa domanda su Yahoo Answers (come potete vedere ho voluto specificare nella descrizione sia la fonte che l’intento della domanda onde evitare inutili osservazioni sulla sua natura):


In un giorno ho ricevuto ben 18 risposte (le prime addirittura entro un’ora)!
A parte gli scherzi, oggi ho preso insieme al Corriere una copia della prima uscita e l’ho trovata interessante e adatta al target, vorrei soltanto che i genitori cercassero sempre e comunque di essere un punto di riferimento per i propri figli, anche se a volte non si sentono all’altezza delle loro aspettative: insomma non acquistate libri di questo genere solo per evitare di affrontare con loro l’argomento, ma piuttosto servitevene per condividere insieme il sapere 🙂

(E dopo questa perla di saggezza me ne andrò a letto…)

“Yahoo has changed”

Come è noto a molti, Yahoo ha recentemente rinnovato il suo look grazie ad un restyling della homepage con l’obiettivo di renderla “a misura d’utente”, così come ha affermato Massimo Martini, General Manager di Yahoo! Italia (per ulteriori dettagli sui cambiamenti apportati vi consiglio di leggere l’articolo scritto su Downloadblog
Il restyling della Homepage è uno dei primi passi visibili verso un nuovo approccio da parte di Yahoo nei confronti del Web 2.0 basato sui seguenti 4 pilastri: Ricerca, Community, Contenuti, Personalizzazione (anche in questo caso vi rimando al blog live-conference.net “Web 2.0 La visione di Yahoo!” creato appositamente per la conferenza del 14 giugno 2006).
Oggi ho letto su CNET News.com che Yahoo ha lanciato un sito contenente i video realizzati da alcuni studenti sul tema “Yahoo has changed”.
In pieno stile WEB 2.0, sul sito è possibile vedere i video, segnalarli agli amici via email, inserirli nel proprio sito utilizzando l’apposito codice ottenibile cliccando sul link “Add to my site” all’interno della scheda di ogni video, e caricare ovviamente la propria video-creazione.
Qui potete vedere uno di quelli che mi è piaciuto di più: una maestra spiega ai propri alunni come cambiano le stagioni e…