Ho scoperto Winky Dink: la prima televisione interattiva per bambini

Winky Dink è un cartone animato trasmesso in america negli anni 50, ed in particolare dal 1953 al 1957, e può essere considerato come il primo vero esempio di televisione interattiva per bambini… Ma come?? Oggi tutti si scervellano per capire come sfruttare le opportunità legate alla componente interattiva del digitale terrestre per arrivare ad un nuovo utilizzo del mezzo televisivo orientato all’edutainment e in America avevano la televisione interattiva già negli anni Cinquanta??
La risposta è semplicemente sì, come semplice quanto geniale, soprattutto per i tempi, è l’idea alla base del programma “Winky Dink and You” di cui il folletto Winky era ovviamente protagonista.
Vi riporto un estratto dell’articolo pubblicato su Bricoliamo:

In ogni episodio del cartone animato il piccolo Winky si mette ovviamente nei pasticci. Deve affrontare i cattivi, deve attraversare fiumi, deve lanciarsi da altissimi dirupi e correre tanti altri pericoli. Per poter superare tutte queste difficoltà Winky ha bisogno, di volta in volta, di un aiuto: una scala, un paracadute, una barca o quant’altro. Ebbene, questo aiuto gli viene fornito dai piccoli telespettatori purché i genitori gli abbiano regalato il “Winky Dink Magic Television Kit”. Cioè una valigetta contenente un foglio trasparente di acetato da far aderire allo schermo della televisione, una scatola di speciali pastelli colorati e un cancellino […]
Durante il cartone animato, quando il protagonista è in difficoltà, per esempio se deve attraversare un fiume, […] chiede aiuto ai bambini i quali, unendo con i pastelli colorati dei puntini apparsi sullo schermo, creano con il disegno il ponte che salverà la vita all’amico Winky. I disegni che i bambini sono invitati a fare sono sempre estremamente elementari e l’ausilio dei puntini che fanno da guida per il disegno li rendono adatti anche per i più piccoli, ma i trucchi visivi che danno vita agli oggetti disegnati sono assolutamente sorprendenti e coinvolgenti per i bambini che si sentono protagonisti della costruzione della storia.

Sono andata alla ricerca di un cartone di Winky Dink e fortunatamente ne ho trovato uno su YouTube che rende bene l’idea del funzionamento del gioco. Se non avete tempo di guardarlo tutto andate direttamente al minuto 1:05 quando i protagonisti sono nel fango e toccherà ai bambini aiutarli ad uscire 🙂

Sempre grazie all’articolo di Bricoliamo apprendo che nonostante il programma sia stato bloccato a causa delle proteste dei genitori che ritenevano pericolosa la vicinanza eccessiva dei bambini allo schermo, Winky Dink continua a vivere… su Amazon 🙂

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Buon Compleanno Uragano

Oggi, come ho accennato prima, è il compleanno della mia adorata metà… e questo video è tutto per lui 🙂

…Auguri amore mio…

AGGIORNAMENTO
Per chi avesse visto il filmato prima delle 10:00 del 19/12 vi informo che ne ho caricato uno nuovo, diciamo leggermente più lungo del precedente e con qualche immagine in più 🙂

La Gatta sul metro che scotta

Così l’ha definita Studio Aperto in uno dei suoi servizi. Ovviamente parlo di quella ragazza che si è esibita in uno spettacolo di lap dance sulla metro (linea verde) di Milano e di cui ho parlato settimana scorsa. La cat woman de no’ artri, una studentessa di Padova di nome Lisa, è diventata subito fenomeno web, tutti la cercano, tutti ne parlano.
Qui riporto il servizio di Studio Aperto pubblicato anche su YouTube

Per altri materiali interessanti vi consiglio:
Video e foto lapdance metropolitana Milano di sdamy

Metropolitana, Lap dance tra i passeggeri della metro di Milano dove si sostiene che il Sindaco Letizia Moratti sia l’ideatrice della performance per disentincivare l’afflusso degli automobilisti verso il capoluogo lombardo e far sentire meno il peso la tassa d’ingresso a Milano ormai prossima (la “tassa sull’inquinamento” altrimenti detta “Pollution charge”) e la carenza di mezzi pubblici. 🙂

Il post che non muore (cosa vuol dire?)
Dopo la lapdance da casa, ora c’è quella da metropolitana!

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Cresciuta a pane e Rocky Balboa

Questa volta il revival lo faccio parlando di cinema ed in particolar modo del pugile Rocky Balboa, lo stallone italiano, che è tornato per salire per l’ultima volta (qualche maligno dice “si spera”) sul ring.
Abbiate pazienza, ma io sono cresciuta a pane e Rocky Balboa e quindi, anche se sarà una fantozziana “cagata pazzesca”, sicuramente andrò a vedere il nuovo film, in uscita nelle sale italiane a marzo, ma prossimamente nei cinema americani (a partire dal 22 dicembre).

La “cagata pazzesca” comunque la dice il rivale di questo episodio

You want me to fight a guy that I can beat with both hands tied behind my back
(Tu vuoi che io combatta contro un tizio che posso battere con entrambe le mani legate dietro la schiena?)

Bellooo! Ma chi ci crede…

Comunque, Uragano è stato allertato con ben 4 mesi di anticipo quindi o mi lascia o sarà costretto ad accompagnarmi 😀 (perchè ho il presentimento che coglierà questa opportunità offerta su un piatto d’argento al volo??)

LINKS
Offical movie site with Rocky Balboa Trailer
Altro sito ufficiale (mah)
Il BLOG del film (!!!)
Il commento in italiano sul blog CineDvdMovies

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Ricordi Anni 80: le Frizzy Pazzy

Settimana scorsa, io e la mia inseparabile collega Alessia (che avete già avuto modo di conoscere qui), siamo andate al negozio di caramelle in Via Torino a Milano a causa della presenza nella vetrina del nuovo telefonino di Hello Kitty BenQ-Siemens… non potevamo non scoprire a quale modica cifra è stato messo sul mercato: 199 euro. Comunque non è di questo che volevo scrivere bensì del mio acquisto dolciario (perchè una volta che sei dentro come fai ad uscire senza acquisti?): le Frizzy Pazzy. Chi se le ricorda?? Se le hai provate non puoi averle dimenticate! Comunque a quanto pare qualcuno c’è perchè ho trovato un po’ di materiali sul web che ora vi elenco.
Innanzitutto la definizione dal Dimenticatoio:

Granuli di gomma da masticare venduti in bustine, che una volta messi in bocca cominciavano (appunto) a frizzare. Potevano essere o tutti rosa (se il gusto era alla fragola) o multicolori (e allora si aveva un gusto ancora non identificato).

Sempre sul Dimenticatoio è anche possibile vedere in streaming la pubblicità televisiva:

Sul sito Spot80, da cui è possibile scaricarlo, è stata dedicata una pagina al prodotto e leggendo i commenti ho scoperto che è stato creato addirittura un Fans Club che raccoglie tutte le risorse dedicate alle Frizzy Pazzy: articoli, foto, video etc.

A quanto pare comunque adesso le Frizzy Pazzy non sono più di vari colori ma solo bianche per ridurre la quantità di coloranti.

E Alessia??? Diciamo che si è accontentata 🙂

Domani comunque è il suo compleanno quindi se volete regalarle il telefono posso mettervi in contatto direttamente con lei eheheh

(Se siete amanti del revival leggete anche il post “Nostalgia degli anni 60, 70, 80 e 90?“)

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3 Links per il Weekend [nov3]: i blog sono una puttanata, luca giurato come chuck norris, moltiplicazioni facili (o quasi)

  • I blog? Una puttanata: Cosa?? Ueee se lè dre a dì chell lìì (traduzione “Ue ma cosa sta dicendo quello lì?”). Questo è quello che ho pensato anch’io quando ho letto il titolo del post ma poi l’ho letto e ora mi ritrovo a segnalarlo perchè condivido pienamente l’opinione di Stefano Hesse sul suo blog privato in merito ai Business Blog in Italia

    […] continuo a sentir parlare di un argomento ultra-specifico, il business blog appunto, da parte di consulenti o agenzie che cercano di rivendere lo strumento a clienti che non ci hanno ancora capito granché, più che altro perché a breve termine vendere un business blog può servire come porta d’accesso, o come upsell (leggi: dammi più soldi) nei confronti di clienti già esistenti. Ovvio: ci sono consulenti bravi, che sanno anche dire a una azienda: “ascolta, per te, ORA, non ha senso aprire un blog, ma dovresti lavorare su altri aspetti della tua comunicazione”, ma la maggioranza non rientra in questo insieme […]

    (Ah per chi non lo sapesse Stefano è il Corporate Communications & Public Affairs Manager di Google Italia e scrive anche sul relativo corporate blog)

    Il mio commento in merito ai Business Blog l’ho espresso esattamente una settimana fa in questo post “TUTTO FA BLOG! Anche i fagiolini” e nei relativi commenti

  • Luca Giurato come Chuck Norris: ti ricordi il blog Roundhouse Kicks con tutte le storielle su Chuck Norris? No?? Beh allora vai subito a vederlo, una volta che hai capito lo spirito delle battute (leggine una decina almeno che meritano eheheh) il divertimento è assicurato. Successivamente trasferisciti sul nuovo blog interamente dedicato a Luca Giurato che usa un approccio analogo :-). Ecco un paio di post:

    (21 novembre 2006) Da piccolo Luca Giurato giocava con gli amichetti a palla prigiomiera ma non si riusciva mai a finire una partita perché chiamava la polizia.
    (23 novembre 2006) Luca Giurato crede di essere nato sotto un cavolo e da anni chiede a tutti gli ortolani d’Italia dov’è finito il suo

  • Moltiplicazioni facili (o quasi): un modo alternativo per fare le moltiplicazioni, ho provato e funziona (e se ci riesco io ci possono riuscire tutti fidatevi), il discorso ovviamente si complica quando le cifre salgono… fate ad esempio 99 x 99 🙂


    [via sdamy]

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Il post non deve morire: la mia agenda, badoo.com e ossessione per i backlink

Perchè “Il post non deve morire“?

Il post che non muore:
lafra’s agenda: COMPA, IAB e GTLive (6 novembre)

L’aggiornamento:
COMPA SI (vedi le foto) IAB NO

Ho scattato qualche foto al COMPA con il mio telefonino e le ho pubblicate su Flickr. Era la prima volta che partecipavo a questa manifestazione e devo dire che mi ha fatto una buona impressione, soprattutto per la quantità di materiale informativo messo a disposizione da ogni stand e per la disponibilità riscontrata nel fornire le informazioni richieste.

Niente IAB Forum invece a causa di presunte emergenze lavorative 🙁 . Nei ritagli di tempo mi accontento di leggere il blog dell’evento che viene aggiornato mediamente ogni ora!

Il post che non muore:
3+1 Links per il Weekend [nov1]: Speciale Social Network (4 novembre)

L’aggiornamento:
Badoo: il social network criticato

Tra i link di social network recentemente segnalati su questo blog era presente anche quello di Badoo.com allo scopo di dare visibilità alla crescita di questo fenomeno anche nel panorama web italiano in tutte le sue forme. Navigando tra i blog ho potuto constatare che alcuni bloggers hanno mosso critiche nei confronti di questo sito per l’inutilità da una parte, vista la presenza di altri social network, e soprattutto per lo SPAM ad esso riconducibile.
Faccio riferimento in particolar modo ai post di Pandemia “Badoo, c’è bisogno dell’ennesimo social network?” e di Schiaccianoci “Badoo.com il social network che fa spam!“.
Vi invito a leggere in particolar modo il secondo in quanto contiene la descrizione dell’esperienza tragicomica vissuta dal blogger che “da bravo schiaccianoci” ha deciso di provare il servizio e vi consente quindi di valutare se iscrivervi altrettanto o meno :-).

Il post che non muore:
3 Links per il Weekend [sept3]: Silvia Grilli su Grazia e “ossessione” per i backlink 😉 (22 settembre)

L’aggiornamento:
Nuovi link per gli ossessionati dei backlink eheheh

Vi segnalo l’ottimo post di Tagliaerbe dove elenca e descrive alcuni servizi online per tracciare i backlink. Oltre a Backlink Checker, che avevo già segnalato, meritano di essere provati Who Links to Me e il software Link Back Verifier. A questo ultimo aggiungo anche il “fratello” SEO Tool Link Popularity Check

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FilmIsNow.it…. maybe later

Ieri ho letto sul sito del Corriere l’articolo “Arriva il primo shop italiano per film su Pc” relativo al lancio del sito FilmIsNow.it.

La grafica non mi sembra male, il layout della Homepage vede nel menù laterale a sinistra il box di ricerca, l’elenco delle Categorie, link per il supporto ai clienti tra cui FAQ e Demo, e un box per visualizzare un trailer nel player di Windows Media. In chiusura la dicitura “in collaborazione con” e i loghi di Eutelia, Leonardo.it e Film Up. Leggendo le FAQ si scopre infatti che

Film Is Now nasce dalla cooperazione tra le maggiori case cinematografiche, la sezione FilmUp del portale Leonardo.it e la struttura tecnica di Eutelia. I film, consigliati dalla redazione di FilmUp e venduti (non noleggiati) dai maggiori produttori vengono consegnati direttamente online con download del file tramite la piattaforma Film Is Now, in modo semplice, veloce e comodo, oltre a garantire la sicurezza nella transazione.

Da questa semplice introduzione già si ottengono alcune informazioni sul servizio offerto:

  • Il sito consente il download dei film, non possono essere visti in streaming
  • L’utente con l’acquisto ottiene il pieno possesso del film, non è infatti un servizio di noleggio

Lo spazio centrale è invece dedicato alla locandina del prossimo film che verrà aggiunto al catalogo (Coming Soon) e a quella dell’ultimo inserito; segue un’animazione di presentazione del servizio e la vetrina di alcuni dei film in vendita.
Ritengo che lo spazio dedicato ad un solo film in “Coming Soon” e sempre ad un unico titolo in “Ultimo inserito” sia eccessivo, avrei eventualmente sostituito una delle locandine con il trailer piuttosto che relegarlo in basso a destra dove le dimensioni della finestra sono decisamente ridotte per un formato video.
Tornando alle caratteristiche del portale ovviamente il vero punto di forza, oltre ad essere in questo momento l’unico sito italiano ad offrire questo servizio, è la possibilità di acquistare un film senza dover uscire di casa e il messaggio è ben comunicato nel banner in testata il quale recita “Resta pure in PANTOFOLE – il cinema A CASA – Te lo portiamo NOI“.

Il portale e il servizio in questa prima fase di lancio tuttavia presentano a mio avviso alcune importanti lacune:

  • L’utente potrà vedere tutte le volte che lo desidera il film acquistato ma solo sul proprio computer, la licenza infatti non consente nè di masterizzare il film (neanche per un numero minimo di volte) ne’ di trasferirlo su un altro computer. A questo proposito leggo nell’articolo del Corriere che la scelta è stata dettata da una precisa richiesta delle major.
  • In una delle FAQ “Dove posso ottenere maggiori informazioni sui film in catalogo?” si ribadisce che “Uno dei nostri partner e’ FilmUp, all’interno del nostro portale Leonardo.it, noto a tutti i cinefili per le accurate recensioni su tutti i film, non solo quelli presenti in questo catalogo. L’indirizzo di riferimento e’ http://filmup.leonardo.it/“; nonostante questo all’interno della scheda di ogni film non è presente nessun link che porti a FilmUp pur essendoci un’apposita sezione Link (ho controllato random alcuni film e questa sezione è risultata sempre priva di collegamenti)
  • Nell’articolo del Corriere si parla di un vastissimo catalogo quale punto di forza del sito

    VASTISSIMO CATALOGO – Il punto di forza del negozio online rispetto a quallo fisico è il grande catalogo: perché nei negozi normali il prodotto nuovo rincalza il prodotto vecchio ed è difficile trovare film storici nelle videoteche

    Per ora ho visto titoli di diverso genere ed effettivamente alcuni film ormai considerabili come datati (ma non così difficilmente reperibili, nè nei negozi fisici nè in quelli online) ma non una grandissima quantità tale da poter definire il catalogo vastissimo. Credo sarebbe stato più opportuno parlare di potenziale vastità grazie agli accordi con le major etc etc.

Per concludere mi sembra che i prezzi siano purtroppo troppo alti se consideriamo i limiti tecnici della visualizzazione dello stesso.
Prendiamo ad esempio il film V for Vendetta che FilmIsNow.it offre a 13.90 euro. Non ho avuto il tempo di guardare nei negozi fisici ma facendo una ricerca su alcuni virtuali vedo che il prezzo di listino si aggira attorno ai 19.90 euro. Ora, con 6 euro in più posso guardarmelo sul PC, sulla televisione senza troppi problemi, a casa di amici, prestarlo, venderlo se mi stufo di guardarlo etc. In più quando generalmente compro un DVD lo faccio perchè il film mi piace molto e quindi mi interesso anche ai contenuti speciali che spesso vengono aggiunti per incentivare l’acquisto. Infine faccio notare che quest’anno mi è morto l’hard disk per ben due volte (maledetti VAIO), immagino che in questo caso sia previsto un servizio di recupero codice per la licenza (anche se non mi sembra sia esplicitato nelle FAQ), nel caso in cui il film fosse uno non è un problema, ma se fossero 20-50-100? L’impossibilità di salvare il film su altri pc e/o supporti è a mio avviso un limite che deve essere indubbiamente superato per il successo di questa formula ed è necessario cercare di tenere da subito il passo con i concorrenti stranieri perchè il modello da loro adottato è ovviamente replicabile anche in Italia.
Amazon Unbox ad esempio offre sia la possibilità di acquistare il film in digitale sia di noleggiarlo e nel primo caso l’utente può riprodurre il film su 2 pc e 2 video players portatili (per maggiori informazioni leggere i termini di utilizzo).

Concludendo… film is now? Ehm, for me maybe later 😉

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3 Links per il Weekend [sept1]: Amazonunbox, Traineo e Scappo.it

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