O meglio da un estremo all’altro…
Sapevo che quest’anno non avrei trovato ragazzini a caccia di gadgets ma un pubblico più adulto e più attento ai veri contenuti degli stands, ma non ero preparata nei confronti di quello che ho visto: una fiera povera. Povera in tutto: stand ridottissimi e poco spazio (due soli padiglioni!), pochi big del settore, scarsa innovazione, assenza di qualsiasi forma di spettacolarizzazione che per una fiera che fino all’anno scorso veniva spesso accostata al CEBIT di Hannover ritengo sia in qualche modo necessaria.
A quanto pare non sono l’unica nella blogosfera a pensarla così; ecco cosa ho trovato:
- Il blog della Sab: […] Due padiglioni e un po’ di stand colorati. Ecco quello che si vede. Nessuna novità interessante e nessun divertimento. Poca gente e un silenzio inquietante […]
- Lethux Blog: […] La SMAU che ho visto venerdi, anche se in uno stupendo impianto fieristico degno di nota, è stata la peggiore di tutte (le ho seguite praticamente tutte da quando la mia memoria riesce a ricordare…): due padiglioni (8, 12), un unico piano. Pochissimi espositori, stand miseri, nessun gadgets (tranne qualche caramella…!?!?) […]
- Il doposcuola – dscholablog: […] solo 2 padiglioni e un cartello “ingresso riservato operatori” lo scopo, dichiarato più volte, è “basta con i ragazzi e gli zainetti, da quest’anno spazio al Business” ma qual è il vero business? quello delle software-house piccole e grandi o quello dei videogiochi che anche quest’anno hanno fatto il +16%? Boh… […]
- Ik (ikaro): […] Dopo le operazioni di registrazione entriamo e ci troviamo tra due padiglioni, l’8 e il 12. Stentiamo a credere che SMAU sia tutta lì per cui ci dividiamo in cerca di ulteriori informazioni che non arriveranno. L’edizione 2006 di SMAU è veramente compressa in due soli padiglioni mono-piano. […] Che dire, meglio spendere quancosa in più ed andarsene al Cebit di Hannover, e lasciare SMAU agli imprenditori di una volta. Sono andato via con la netta sensazione che non c’è più posto (se mai ci fosse stato) per le nuove generazioni di professionisti. […]
- snaus: Ebbene, immaginate quale orrenda delusione provai nel constatare che lo smau di quest’anno di innovativo non aveva un bel niente… una delusione totale… vidi solo belle rappresentanti… che mostravano i loro prodotti a negozianti. Nulla che su internet non si possa trovare… Piccolo, sporco, mal organizzato ed assente di qualsiasi innovazione tecnologica di qualsiasi tipo. Mi spiace per loro… ma il prossimo anno me ne vado a tokyo almeno qualche prototipo lo vedo.
La mia presenza a Smau tuttavia non è stata del tutto vana.
Innanzitutto ho partecipato a due dei seminari in programma nella e-Academy e ne ho ricavato degli spunti interessanti che ho intenzione di approfondire (seguirà eventualmente un nuovo post in merito):
Architettura dell’informazione per i siti web della PA: un caso di studio
Relatore: Rosati Luca
Link per approfondire: Il sito di Luca Rosati
La rivoluzione del web 2.0
Relatore: Mascaro Luca
Link per approfondire: Il sito di Luca Mascaro
In secondo luogo ho visto un paio di cosette carine:
Lo stand del Senato: elegante e sfarzoso con all’interno anche la ricostruzione di un piccolo parlamento per lo scatto di qualche fotografia
07102006(001)
Originally uploaded by lafra.
(qui è possibile vedere la galleria fotografica sul sito del Senato)
Il Calcio olografico
(foto di Adriano2006 su Flickr)
Infine riporto il punto di vista di [mini]marketing su SMAU: la Sindrome di S(toccol)MAU
Il bello dello SMAU di quest’anno è che non devi nemmeno andarci, leggi, ascolti e vedi sui blog quasi tutto ciò che ti poteva interessare.
E se ci pensate, per il modello di business di SMAU, questo sarà prima o poi mortale (il Bzaarcamp costa meno).
Insomma, SMAU sta coccolando i propri aguzzini (intendo i blog)
Seguono nel suo post una serie di interessanti link che vi consiglio di visitare a cui aggiungo la descrizione del convegno “BLOG e INFORMAZIONE: quali opportunità per le aziende?” presente sul blog di Marco Ziero.
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