“Top of the Blog: gli influenti della Blogosfera”: the weekend after

Le Biciclette Originally uploaded by lafra.

 

Il titolo iniziale del post era "Top of the Blog: gli influenti della Blogosfera: the day after" ma condizioni fisiche avverse non mi hanno permesso di avvicinarmi troppo al pc in questi due giorni 🙁 Questo mi ha permesso però di farmi precedere da altri bloggers per la descrizione dell’evento, in particolare vi consiglio i seguenti link:

  • Il resoconto di marcoziero
  • Il resoconto di Luca Conti di Pandemia
  • L’esperienza di nicolamattina che ha partecipato all’evento via skypecast.
  • Sul blog di Lele Dainesi è possibile scaricare le slide in formato .pdf e leggere l’elenco dei famous bloggers presenti
  • Il commento critico di Mafe sull’evento (anche in questo caso seguito via skypecast)

Insomma vi ho dato un po’ di materiale da leggere 😉 Per quanto mi riguarda ho trovato l’evento piacevole, forse anche perchè è stato il primo a cui ho partecipato più come blogger "lafra" che come project manager della mia azienda, anche se i due ruoli sono in qualche maniera strettamente interconnessi tra di loro. Tornando all’incontro, posso dire che adoro gli esempi pratici, ed ecco cosa ho scoperto:

  • In Germania esiste un blog chiamato BILDblog che nasce con l’intento di correggere gli errori del noto giornale tedesco BILD. Le segnalazioni sono talmente attendibili che alcuni lettori preferiscono leggere prima il blog del quotidiano per apprendere immediatamente gli sbagli in cui potrebbero incappare
  • In America ci sono molte "mummy bloggers", argomento che mi interessa particolarmente visto che prima o poi anch’io sarò una mamma (prospettiva ancora molto lontana eh?) e di cui ho parlato anche nel forum di GT.
  • Sono andata a vedere il tanto criticato blog "7 in Condotta" e condivido solo parzialmente le critiche sul fatto che non sia corretto considerare questo blog come uno dei più "influenti" nella blogosfera italiana (in seconda posizione dopo Beppe Grillo). Condivido solo perchè faccio fatica a far rientrare Sette in Condotta nella mia personale idea di blog e non condivido perchè è indubbiamente una presenza influente nella websfera, di cui la blogosfera fa ovviamente parte. Insomma come ha sostenuto anche Stefano Vitta durante il convegno, un blog può essere quanto più serio, dettagliato, affidabile possibile ma non sarà mai influente come Totti che dice "NO PROBLEM" in televisione, e allo stesso modo la maggior parte dei giovani continuerà a visitare 7 in Condotta piuttosto che altri blog considerati più autorevoli dalla blogosfera. A questo punto bisognerebbe capire se con influenza si intende se questa debba essere considerata a livello di blogosfera o di websfera, perchè nel secondo caso la componente giovanile è ovviamente predominante (non so se questo aspetto è stato chiarito durante il convegno o meno, qualcuno può aiutarmi?)Aggiungo i miei personali complimenti ai webmaster di Sette in Condotta perchè è un’iniziativa molto simpatica, discutibile indubbiamente, ma capace di strapparti qualche risata

Da un punto di vista di esperienza personale è stato divertente dare un volto ad alcuni bloggers che conoscevo solo di nome e in alcuni casi solo attraverso qualche fotografia. Come dicevo ad Andrea Signori di Marketing Routes e a Zio Burp, che ringrazio per avermi fatto compagnia durante la pausa mangereccia (è stato davvero un piacere) probabilmente di nome conoscevo almeno metà delle persone presenti, avrei dovuto urlare "EHI SONO LA FRA, QUALCUNO MI CONOSCE?" per far uscire un po’ di bloggers dall’anonimato. Ad esempio non ho visto nè Sperymarcoziero, la prossima volta ci attrezzeremo meglio, con fiore nel taschino o maglione agghiacciante assolutamente riconoscibile 😉 Oppure basterebbe vestirsi come i fratelli di Sette in Condotta, un po’ stile Johnny Depp in "Paura e delirio a Las Vegas" eheheh

 

(purtroppo la mia foto non è il massimo :-\) FOTO SU FLICKR Le mie (bruttissime, scattate con il cell) Lago (belle) Aghenor (Stefano Vitta) zarrelli Andrea Beggi …altri???

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Bayle colpisce ancora: la critica alla “spamlicious” stuzzica la blogosfera

Un paio di settimane fa nel mio diciamo appuntamento “3 links per il weeekend” ho segnalato la nuova discussione lanciata da Bayle, e a suo tempo iniziata da Simone Carletti, dove viene criticata la scelta di molti bloggers di inserire i link di del.icio.us all’interno dei post del proprio blog, e nel relativo feed, soprattutto in quei casi in cui non sono associati ad almeno una breve descrizione.
La protesta è stata accolta da molti bloggers, altri ne parlano, altri non sono pienamente d’accordo… ovviamente oltre a leggere i commenti dei vari bloggers è interessante capire se gli stessi porteranno qualche cambiamento nella blogosfera: bloggers che decidono di non inserire più i link di del.icio.us nei post e/o nei feed, bloggers che li spostano in altre aree del blog, bloggers che decidono di creare post più approfonditi in merito ai link che segnalano.
Un caso interessante è senza dubbio quello di Luca Conti (Pandemia) che su Blublog risponde così all’invito di creare un unico post settimanale che raccoglie solo i link più interessanti:

Permettimi di non essere d’accordo 🙂
Dalle statistiche vedo che quei link post sono in testa alla classifica dei più letti…
Ad ogni modo descrivo e commento sempre i link, quindi credo sia una chiave di lettura in più. Aggiungi poi che uso questo sistema in particolare quando non ho modo di fare un post completo.
Siamo veramente sicuri poi che sia così diffuso questo mal contento? Non mi avete convinto, ma posso sempre cambiare idea 🙂 […]

Simone Carletti fa presente a Luca che ci sono altri modi di leggere i post di del.icio.us altrui e che allo stesso modo è possibile sperimentare delle vie diverse per la segnalazione dei link, senza automaticismi (si può dire?) e portando ad esempio il post di [mini]marketing “Collegamenti del.izi.osi“, a cui aggiungo il più recente “Lazylinks

Luca risponde che “Minimarketing è bravo, ma ha il tempo di farlo a manina. Io no, sorry”, apre un post sul proprio blog relativo all’argomento e lancia un sondaggio per riuscire ad avere un quadro più chiaro dell’opinione della blogosfera nei confronti della “spamlicious”, o presunta tale.
Peccato che a mio parere il sondaggio non possa veramente raggruppare le opinioni di tutti i bloggers, nel mio caso ad esempio non posso selezionare nessuna delle 4 opzioni perchè non mi trovo d’accordo con nessuna di esse:

Cosa pensi dei link preferiti nel feed?

  • Li leggo, sono fonte di spunto
  • Non li leggo, sono indifferente
  • Li evito, mi infastidiscono
  • Non ho idea di cosa si parli

Come ho commentato su Pandemia infatti avrei selezionato una risposta tipo “li leggo perchè ogni tanto qualche link interessante si trova, ma sono fastidiosi”

e questo vale in particolar modo per il blog di Luca 🙂

Se l’argomento vi interessa vi consiglio di monitorare il nuovo post che Bayle ha recentemente aggiunto con il resoconto della discussione in atto.

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3 Links per il Weekend [sept3]: Silvia Grilli su Grazia e “ossessione” per i backlink ;-)

Il post scritto da Silvia Grilli sul blog di Grazia “Forse prima o poi capiremo che VINCERE NON È PECCATO“: un’opinione in merito al rapporto tra la donna e il concetto di POTERE. Il post è interessante ma lo è ancora di più la discussione che ne è nata nei commenti (ad oggi 29)

Backlink Checker: ossessionati dai backlink? Allora potete provare anche questo checker gratuito: è sufficiente inserire l’url del proprio sito per avere l’elenco dei backlink. Infine vi segnalo che è presente anche il codice per inserire il checker all’interno del proprio sito.

Sempre in tema di backlink è carino il test “Are you a Big Fish in the Cyber Ocean?“: anche in questo caso basta inserire il proprio URL nell’apposito spazio e in base al numero di backlink ti dicono che tipo di pesce sei all’interno dell’oceano del web! Io sono un Tiny Lil Guppy, come credo molti blogger, ossia il pesce più piccolino che c’è…ma le piccole bloggers prima o poi cresceranno 🙂
[via tagliablog]

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Cerca “lafra” su Google e Yahoo.. ma non su Ask ;-)

Oggi ho letto sul blog di Mauro Lupi un post intitolato “Vuoi sapere chi sono? Cercami su Ask.com“? dove Mauro spiega che Ask, il non ancora molto noto ma indubbiamente valido motore di ricerca, ha aggiunto alle sue Smart Answer anche quelle relative ai blogger più popolari in Italia e ovviamente ci riporta il suo caso come esempio.
Tanto per divertirmi un po’ ho provato a cercare “lafra” su ASK e, come immaginavo, non compaio nemmeno tra i primi 10 risultati. In compenso c’è una certa lafrà (con l’accento!) che spicca in vetta alla classifica, beata lei 🙂


Va decisamente meglio se provo a cercare nella directory dei blog, in questo caso sono prima con ben due risultati


Stranamente di lafrà nemmeno l’ombra, boh.

Fatto 30 faccio 31 e cerco “lafra” su Google, conscia che molto probabilmente avrei avuto più “considerazione” in quanto Blogger, la piattaforma che uso per il mio blog, è di sua proprietà, e infatti mi aggiudico un ottimo secondo posto

lafrà segue in quarta posizione

Fatto 31… perchè non fare 32? Provo a cercare “lafra” anche su Yahoo e sopresa: SONO PRIMA!

lafrà non c’è… perchè? Ecco un semplice quesito che ogni tanto assale la mia testolina: “Perchè sono lì e non sono là?” 😉

Strano mondo quello dei motori di ricerca, c’è davvero tantissimo da imparare… A questo proposito per chiudere il post segnalo che tra meno di 3 giorni arrivano i primi due libri di Pandemia e uno di questi s’intitola “Motori di ricerca al 100%“: magari è la volta buona che imparo qualcosa eheheh.

Conclusione: per quanto mi riguarda continuate a cercare con Google e Yahoo e aspettate che io sia diventata una blogger “popolare” per passare ad ASK 😛

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3 Links per il Weekend [sept2]: Google personalizzato, IMligg e il compleanno di Maestro Alberto

Personal(ised) search engines: basta inserire il proprio nome e scegliere uno dei motivi/temi proposti per creare la propria pagina di ricerca personalizzata [via sdamy]

IMligg: I siti di article marketing continuano a sbocciare, l’ultimo arrivato è IMligg, il contenitore di contenuti user-generated di IMlog, in cui puoi inserire le tue notizie, i tuoi comunicati stampa, i post del tuo blog, gli articoli che hai letto, insomma tutti i link e il contenuto che vuoi, l’unica condizione è che il contenuto abbia attinenza con il marketing. Gli utenti che leggono la notizia che hai pubblicato sono liberi di votarla, in questo modo le notizie con i voti migliori saranno messe in evidenza in home page. [via ebolablog]

Maestro Alberto, insegnante di una scuola elementare in toscana, con il suo blog albertopiccini.it (…un punto di partenza per coloro che sono interessati al mondo della scuola primaria – docenti, genitori e bambini – e che cercano indicazioni per il lavoro, lo studio e lo svago…) compie un anno: AUGURI 🙂

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Ma sì, partecipo anch’io al Blog Day :-)


Per molti bloggers oggi è una data attesa in quanto si “festeggia” il Blog Day, un’iniziativa che prevede che i blogger partecipanti segnalino in un post dedicato all’evento 5 blog da lui ritenuti interessanti e quindi meritevoli di raccomandazione.
I blog scelti teoricamente dovrebbero essere eterogenei, differenti dalla propria cultura, insomma inerenti a temi diversi da quello trattato nel proprio blog, e questo ovviamente ha dato vita, all’interno del forum di GT, ad alcune considerazioni sul fatto che questa clausola sia un po’ insensata perchè è abbastanza naturale che all’interno di quella che potremmo considerare la propria blogosfera siano presenti blog che trattino di argomenti di nostro interesse, temi che presumibilmente noi stessi affrontiamo anche all’interno del nostro blog.
Proprio per questo motivo non ero molto convinta di voler partecipare all’iniziativa perchè i blog che pensavo di raccomandare sono praticamente tutti relativi ad argomenti che io stessa tratto nel mio blog.
Ma mi sono decisa, partecipo, sono nella convinzione che questi blog siano davvero meritevoli di visibilità e di molti link in più all’interno della blogosfera, e ritengo quindi che sarebbe altrettanto ipocrita non approfittare della notorietà che questo giorno ha ottenuto e sta continuando ad ottenere :-); devo dire poi che in ogni caso mantengo in parte fede allo spirito dell’iniziativa essendo alcuni di questi blog eterogenei tra di loro.

And the winners are:

  • Googlisti: “Dicesi GOOGLISTA la persona che, attraverso Internet, si serve di Google in qualità di inseparabile strumento di scoperta e verifica di tutto lo scibile umano” (per una esaustiva descrizione dell’iniziativa vi consiglio di leggere il loro post in merito)
  • Pandemia: “Ambiente, rete, media e tecnologia… globale come una pandemia”
  • Il blog di Grazia: Il blog della omononima rivista italiana
  • TagliaBlog: “Fra advertising e web marketing, con un pizzico di SEO e una punta di posizionamento nei motori di ricerca”
  • Eriadan: La striscia fumettistica quotidiana di Paolo Aldighieri (da vedere!)

Vi assicuro che ce ne sarebbero molti altri, se vi va di continuare a scoprire chi fa parte della mia blogosfera potete guardare l’elenco nel menù laterale 🙂

Come richiesto nelle modalità di partecipazione riporto anche il tag di Technorati BlogDay2006

Logos 2.0

Un mese fa scrivevo di come Yahoo abbia recentemente rinnovato il suo look grazie ad un restyling della homepage, e di come la società sia intenzionata ad abbracciare un nuovo approccio nei confronti del Web 2.0… ha deciso di modificare anche il suo logo?? Non proprio 🙂 : quello che vedete è solo uno dei tanti esperimenti di restyling di loghi noti così da renderli “2.0 like” presente in questo forum (segnalato su Giuggiole Lifestyle).
Ho scritto “non proprio” perchè Yahoo, sempre nell’ambito della campagna “Yahoo has changed”, non sta affatto trascurando l’importanza strategica del suo logo, anzi è fortemente impegnata nel dare vita ad inizitive che possano renderlo quanto più familiare possibile agli utenti.
Leggevo sul blog di Yahoo Search che recentemente Tara Kirchner ha sostituito la parola PENIS nella canzone “Detachable Penis” dei King Missile con il termine YAHOO 🙂

…as I walked down Second Avenue towards St. Marks Place,
where all those people sell used books and other junk on the street,
I saw MY YAHOO lying on a blanket
next to a broken toaster oven.
Some guy was selling it.
I had to buy MY YAHOO off him.
He wanted twenty-two bucks, but I talked him down to seventeen.
I took it home, washed it off,
and put MY YAHOO back on. I was happy again. Complete.

(su Yahoo Answers è stata addirittura inserita una domanda in merito al contenuto della canzone dove potrete leggere anche il testo completo).
Nel post Tara si meraviglia di come Google al contrario abbia comunicato di essere intenzionata ad impedire agli utenti di utilizzare “google” come verbo (potete leggere l’articolo su Apogeonline Oxford English Dictionary, “to google” è un verbo)

Cerca “Bacardi Blive” su google…

…indovina chi c’è al terzo posto nei risultati :-)?

Su Yahoo “stranamente” nemmeno l’ombra, chissà come mai questo disallineamento 😉
A proposito di Bacardi Blive, oggi dopo una settimana dall’evento il sito non è ancora stato aggiornato con fotografie e con i commenti del B-logger, ma attendo fiduciosa.

AGGIORNAMENTO AGOSTO 2006

Purtroppo “a causa” delle vacanze non sono riuscita ad aggiornare prima questo post, ma meglio tardi che mai :-D.
Mi fa piacere riportare un estratto della mail che mi ha scritto molto gentilmente Maurizio Mazzanti il 25 luglio per segnalarmi la scelta e la pubblicazione sul sito dedicato all’evento del, da me tanto atteso, B-Logger.

Ciao Francesca, di link in link ho trovato il tuo post dove aspettavi
gli aggiornamenti del sito della serata B-Live e dal momento che quel sito e l’operazione “B-Logger cercasi” portano la mia firma, ho voluto scriverti per dirti che finalmente gli aggiornamenti sono online 😉

Il blogger che abbiamo scelto ha scritto il giorno dopo, avrebbe potuto anche scrivere durante la serata ma abbiamo preferito un post lungo e più accurato rispetto a tanti “lanci d’agenzia” che non gli avrebbero neanche permesso di godersi la serata a pieno.

Come giustamente hai intuito e scritto qui è un esperto di musica, dato che fa il dj.

I miei complimenti vanno a questo punto a Maurizio e al suo staff e al B-logger Max Bondino per il dettagliato resoconto della serata.

Marketing Usabile

Tra una slide e un’altra (eh sì, si lavora il sabato mattina) anche oggi ho continuato il mio viaggio nella blogosfera (ma quanto è grande??) alla ricerca di nuovi e affascinanti blog 🙂
Colpita dal nome del blog “Marketing Usabile” e del suo blogger, alias Maurizio Goetz, decido di provare a leggere qualche post e come immaginavo ci sono contenuti interessanti.

Mi soffermo su quello che forse è il meno interessante di tutti “Che cosa chiedono i clienti all’agenzia di comunicazione?”.
“Capita” (in realtà succede abbastanza spesso) in ufficio di prendere leggermente in giro le agenzie di comunicazione e il modo in cui trattano e si lasciano trattare dai clienti, quindi ho deciso di leggere quali secondo Goetz sarebbero i dieci elementi/requisiti:

1. creatività
2. precisione nel raggiungere i target
3. conoscenza operativa di tutti i mezzi di comunicazione vecchi e nuovi
4. costi
5. velocità del processo produttivo (dal brief al golive)
6. sistemi di misurazione e di monitoraggio dell’efficacia
7. livello di propositività, innovazione e metodo
8. problem setting & problem solving
9. flessibilità e versatilità
10. feeling

La mia prima considerazione è stata “non sono un po’ troppi??”, la seconda “sono superficiale?”. Pervasa da questo dubbio ho deciso di soffermarmi un po’ di più sull’elenco…e non contenta ho deciso di dare un mio personale commento dove ho scritto che in cima alla lista, più come cappello che come punto aggiuntivo, ci deve essere questa parola UNDERSTANDING! Se non capisci chi è il cliente e cosa vuole a poco serviranno creatività e feeling 🙂

Mi sono divertita molto a leggere, invece, il post “L’era del coinvolgimento” dove Goetz spiega:

Coinvolgere significa essere sulla stessa lunghezza d’onda. E’ un processo delicato, da fare in punta dei piedi e con grande umiltà.

Lo sanno molto bene gli animatori dei villaggi turistici […] ogni turista è diverso e capiscono dove fermarsi; sanno quando serve un sorriso, una parola di incoraggiamento oppure saper ascoltare in silenzio senza dire una parola. […]

C’è chi crede che coinvolgere utilizzando i mezzi digitali sia semplice […] In rete, come in un villaggio, per coinvolgere le persone non basta un gioco.

Per due estati ho lavorato come animatrice in un campeggio che a differenza del villaggio consente di creare dei rapporti più personali con gli ospiti: alcuni di loro, soprattutto i bambini, li ricordo ancora oggi. Mi piacerebbe quindi sperare che un giorno, oltre a riuscire a coinvolgere l’utente, ci sia la possibilità anche per chi coinvolge di essere coinvolto, e ammetto che è un discorso un po’ egoistico perchè anche oggi mi trovo ogni tanto nella rete ad essere dalla parte dell’animatore! 🙂

Ora sarà meglio tornare alle mie slide!

Everything But Advertising

Su suggerimento di Nico, alias il mio capo, ieri sono andata all’evento “Everything but Advertising” organizzato a Milano (Palazzo Affari ai Giureconsulti).

La mattina purtroppo sono arrivata tardi e mi sono persa tutta la parte introduttiva, ho giusto fatto in tempo a sentire un po’ il mio professore universitario Porchera spiegare la differenza tra ATL e BTL per arrivare alla definizione di un concetto di Between the line.

La sensazione è stata quella di una lezione universitaria, sicuramente interessante (Porchera è bravo, o almeno così me lo ricordo) ma forse non adatta per il target presente.

Mi metto in coda al coffee break con la Vale, alias mia collega, che mi conferma che si è parlato di cose già sentite più volte, e se lo dice lei che si è affacciata su questo mondo solo un paio di mesi fa mi chiedo cosa ne pensavano gli altri presenti.

Il pomeriggio ci dividiamo, lei va al workshop sul web marketing e io a quello sul network. Non sapevo bene cosa aspettarmi perché trattandosi di una tavola rotonda sul foglio di presentazione non c’era un programma definito. Perché ci sono andata? Uno, il titolo del workshop era “Network, o del nuovo umanesimo digitale” e, sia nel mio lavoro che nella mia vita, cerco spesso di far capire come la tecnologia possa essere molto più “umana” di quanto si pensa; Due, tra i relatori c’erano alcuni Blogger che in quanto tali hanno sempre qualcosa “veramente” da dire 🙂

L’incontro, incentrato interamente sulla blogosfera, è stato molto interessante, volutamente o no è stato un workshop “umano” dove i relatori erano senza dubbio persone molto competenti in materia ma senza la pretesa di essere dei guru come spesso accade.

Mi è piaciuto in particolar modo constatare che molti avessero un blog personale oltre che professionale. Una volta a casa sono andata subito a vedere Maestrini per Caso, il blog della chairman Mafe de Baggis, e quello di Paolo Valdemarin, e sicuramente vedrò anche gli altri.

Ho apprezzato molto Mafe in qualità di chairman, innanzitutto perché era l’unica donna e in questo settore non se ne vedono purtroppo ancora molte (all’ultimo convegno a cui ho partecipato “Il nuovo potere dei consumatori sul web” erano presenti circa 12 relatori tutti uomini) e poi perché è stata decisamente all’altezza del ruolo: ha coinvolto nella discussione i relatori in maniera equilibrata, ha creato spunti di riflessione e spazi di discussione, ha manifestato il suo pensiero senza imporlo ed eliminando soprattutto quella pesante area di “formalità” che spesso si respira in eventi di questo genere.

Insomma per concludere questo primo lunghissimo post, perché ora sto scrivendo un blog? Durante il convegno è stato detto, se non sbaglio da Valdemarin, che il blogger a differenza del giornalista scrive solo se ha qualcosa di interessante da dire (o che almeno lui ritiene tale): ho trovato interessante l’incontro di ieri e quindi eccomi qui 🙂

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