Non vi succede mai che uno stesso argomento, di cui magari non sentite parlare da tempo, ve lo ritroviate davanti più volte nel giro di pochi giorni? L’argomento in questione è Loch Ness, non il lago scozzese ma il mostro che dovrebbe abitarlo.
Settimana scorsa mentre eravamo a Londra, io e Uragano abbiamo pensato al fatto che sarebbe stato bello tornare la prossima estate e magari fermarsi una settimana anche in Scozia. Allora io scherzosamente ho detto “Sìììì, così andiamo anche a vedere Loch Ness”, ovviamente Uragano era molto contento di questo mio interesse verso la famosa leggenda :——–) eheheh.
Comunque, fatti personali a parte, lunedì torno in ufficio e leggo qualche blog qua è là tra cui anche Advertising for Peanuts ed ecco che mi ritrovo la ben nota foto scattata a Nessie in uno dei soggetti della campagna pubblicitaria di WWF, “WWF MYSTERIES”, dove il messaggio, comunicato a mio avviso in maniera molto chiara ed originale, è che se non adottiamo le misure necessarie per presevare alcune specie animali, tra qualche anno riuscire a vederle e a fotografarle sarà più difficile che fotografare il mostro di Loch Ness, perchè saranno a forte rischio estinzione.
Ieri Lochness di nuovo: sono sul treno e sfoglio il nuovo freepress 24 minuti e a pagina 4, nella sezione Attualità, leggo: “Il mostro di Loch Ness ha un sosia. È un dinosauro ritrovato al Polo Sud”. L’articolo spiega che in Antartide è stato rinvenuto uno scheletro fossile, un plesiosauro vissuto 70 milioni di anni fa, che ha una forte somiglianza con il leggendario mostro: il collo sarebbe identico.
Insomma, la spiegazione di questa insistenza da parte di Nessie a voler comparire in svariate situazioni, decisamente slegate tra di loro, è ovviamente una: vuole che andiamo a conoscerla 😉
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