Cresciuta a pane e Rocky Balboa

Questa volta il revival lo faccio parlando di cinema ed in particolar modo del pugile Rocky Balboa, lo stallone italiano, che è tornato per salire per l’ultima volta (qualche maligno dice “si spera”) sul ring.
Abbiate pazienza, ma io sono cresciuta a pane e Rocky Balboa e quindi, anche se sarà una fantozziana “cagata pazzesca”, sicuramente andrò a vedere il nuovo film, in uscita nelle sale italiane a marzo, ma prossimamente nei cinema americani (a partire dal 22 dicembre).

La “cagata pazzesca” comunque la dice il rivale di questo episodio

You want me to fight a guy that I can beat with both hands tied behind my back
(Tu vuoi che io combatta contro un tizio che posso battere con entrambe le mani legate dietro la schiena?)

Bellooo! Ma chi ci crede…

Comunque, Uragano è stato allertato con ben 4 mesi di anticipo quindi o mi lascia o sarà costretto ad accompagnarmi 😀 (perchè ho il presentimento che coglierà questa opportunità offerta su un piatto d’argento al volo??)

LINKS
Offical movie site with Rocky Balboa Trailer
Altro sito ufficiale (mah)
Il BLOG del film (!!!)
Il commento in italiano sul blog CineDvdMovies

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La laurea dei phpisti malvisti

Siccome mi piace autocelebrarmi non posso non farvi notare come i brillanti risultati che ho ottenuto con l’ottimo posizionamento non intenzionale di “lafra” mi abbiano portato addirittura a conseguire una laurea ad honorem con una sessione di anticipo dal phpista master dei phpisti malvisti.
Ecco un estratto del riconoscimento:

Lafra piccola utente junior della cerchia dei phpisti malvisti finalmente ce l’ha fatta.
Il 1 dicembre uno dei phpisti malvisti ha potuto notare gli eccellenti risultati ottenuti su google con la key lafra dalla programmatrice neofita. Questi i risultati della serp. Lafra ha dimostrato di appartenere al gruppo dei phpisti più pazzi del web sviluppando i concetti base del posizionamento.

Grazie, è per me un onore 😀

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Dopo la lapdance da casa, ora c’è quella da metropolitana!

Più di un mese fa, vi avevo proposto una modalità alternativa di trascorrere la serata in casa, ossia quella di comprare e usare il set per la home lapdance.
Vi siete affezionate a quel palo?? Sappiate che il vostro talento potrebbe anche farvi guadagnare qualche soldino. Per scoprire come leggete l’articolo “Lap dance tra i passeggeri in metrò” pubblicato il 30 novembre sul sito del Corriere di cui vi riporto un estratto:

[…]Il treno arriva, lei sale. E appena la metropolitana inizia la sua corsa, la ragazza inizia il suo show, con il cappotto nero che scivola via sulle note di un brano rock.
Il noioso ritorno verso casa si trasforma in un seducente spettacolo di lap dance tra i sedili del metrò. Una guêpière di latex nero percorsa da nastri di seta rosa, calze a rete autoreggenti, stivali in pelle che arrivano sopra al ginocchio, lunghi guanti neri: la misteriosa ragazza è diventata una sensualissima catwoman che ancheggia, si aggroviglia alle maniglie fredde. […] La catwoman della linea verde, alla fine dello spettacolo, ha fatto un inchino ed è scesa dal treno premiata da un piatto di banconote e dai molti sorrisi accesi in una fredda sera di novembre.

Tutto chiaro? Allora care le mie impiegate pendolari, se stavate cercando il modo di arrotondare lo stipendio lo avete trovato 😉

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Piccole Bloggers crescono: Sono PRIMA su Google!

[ATTENZIONE! SI AVVISANO TUTTI GLI UTENTI CHE QUESTO POST è ALTAMENTE AUTOCELEBRATIVO!]

Eh va beh, c’è chi si accontenta di poco :-).
Chi però segue da tempo questo blog capirà che sono molto contenta di condividere questo piccolo (grande? ovvio?) risultato che è quello di essere prima con “lafra” su Google! Vi ricordate il post “Cerca “lafra” su Google e Yahoo.. ma non su Ask 😉“? Se prima la situazione era questa:

Ora è questa eheheh

Come potete vedere non contenta sono presente nella prima pagina dei risultati anche con il mio profilo sul forum di GT (evidenziato in arancione).

Buone notizie anche su Zippy. Più di due mesi fa vi avevo parlato di questo meta-motore che effettua la ricerca contemporaneamente su diversi motori quali Google, Yahoo!Search, MSN Search, Ask.com, Alexa, Technorati e The Internet Archive, e vi avevo mostrato come cercando “lafra” fossi in 15esima posizione con il mio blog e sesta con il mio account di Flickr. Oggi ho scoperto di essere terza con il blog e quarta con Flickr eheheh.

Su Yahoo la situazione non è cambiata, sempre prima :-), stessa cosa anche su Ask che continua al contrario a non considerarmi minimamente: il primo risultato che mi riguarda è il link al comune di Cusano Milanino (quattordicesima posizione) dove sono state pubblicate due foto che ho scattato in occasione della Finale dei Mondiali :-\

Va beh pian piano riuscirò nel mio intento di diventare la unica “lafra” del web italiano e chissà magari mondiale! Ahahahah *risata grassa*.

😉

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Ricordi Anni 80: le Frizzy Pazzy

Settimana scorsa, io e la mia inseparabile collega Alessia (che avete già avuto modo di conoscere qui), siamo andate al negozio di caramelle in Via Torino a Milano a causa della presenza nella vetrina del nuovo telefonino di Hello Kitty BenQ-Siemens… non potevamo non scoprire a quale modica cifra è stato messo sul mercato: 199 euro. Comunque non è di questo che volevo scrivere bensì del mio acquisto dolciario (perchè una volta che sei dentro come fai ad uscire senza acquisti?): le Frizzy Pazzy. Chi se le ricorda?? Se le hai provate non puoi averle dimenticate! Comunque a quanto pare qualcuno c’è perchè ho trovato un po’ di materiali sul web che ora vi elenco.
Innanzitutto la definizione dal Dimenticatoio:

Granuli di gomma da masticare venduti in bustine, che una volta messi in bocca cominciavano (appunto) a frizzare. Potevano essere o tutti rosa (se il gusto era alla fragola) o multicolori (e allora si aveva un gusto ancora non identificato).

Sempre sul Dimenticatoio è anche possibile vedere in streaming la pubblicità televisiva:

Sul sito Spot80, da cui è possibile scaricarlo, è stata dedicata una pagina al prodotto e leggendo i commenti ho scoperto che è stato creato addirittura un Fans Club che raccoglie tutte le risorse dedicate alle Frizzy Pazzy: articoli, foto, video etc.

A quanto pare comunque adesso le Frizzy Pazzy non sono più di vari colori ma solo bianche per ridurre la quantità di coloranti.

E Alessia??? Diciamo che si è accontentata 🙂

Domani comunque è il suo compleanno quindi se volete regalarle il telefono posso mettervi in contatto direttamente con lei eheheh

(Se siete amanti del revival leggete anche il post “Nostalgia degli anni 60, 70, 80 e 90?“)

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3 Links per il Weekend [nov3]: i blog sono una puttanata, luca giurato come chuck norris, moltiplicazioni facili (o quasi)

  • I blog? Una puttanata: Cosa?? Ueee se lè dre a dì chell lìì (traduzione “Ue ma cosa sta dicendo quello lì?”). Questo è quello che ho pensato anch’io quando ho letto il titolo del post ma poi l’ho letto e ora mi ritrovo a segnalarlo perchè condivido pienamente l’opinione di Stefano Hesse sul suo blog privato in merito ai Business Blog in Italia

    […] continuo a sentir parlare di un argomento ultra-specifico, il business blog appunto, da parte di consulenti o agenzie che cercano di rivendere lo strumento a clienti che non ci hanno ancora capito granché, più che altro perché a breve termine vendere un business blog può servire come porta d’accesso, o come upsell (leggi: dammi più soldi) nei confronti di clienti già esistenti. Ovvio: ci sono consulenti bravi, che sanno anche dire a una azienda: “ascolta, per te, ORA, non ha senso aprire un blog, ma dovresti lavorare su altri aspetti della tua comunicazione”, ma la maggioranza non rientra in questo insieme […]

    (Ah per chi non lo sapesse Stefano è il Corporate Communications & Public Affairs Manager di Google Italia e scrive anche sul relativo corporate blog)

    Il mio commento in merito ai Business Blog l’ho espresso esattamente una settimana fa in questo post “TUTTO FA BLOG! Anche i fagiolini” e nei relativi commenti

  • Luca Giurato come Chuck Norris: ti ricordi il blog Roundhouse Kicks con tutte le storielle su Chuck Norris? No?? Beh allora vai subito a vederlo, una volta che hai capito lo spirito delle battute (leggine una decina almeno che meritano eheheh) il divertimento è assicurato. Successivamente trasferisciti sul nuovo blog interamente dedicato a Luca Giurato che usa un approccio analogo :-). Ecco un paio di post:

    (21 novembre 2006) Da piccolo Luca Giurato giocava con gli amichetti a palla prigiomiera ma non si riusciva mai a finire una partita perché chiamava la polizia.
    (23 novembre 2006) Luca Giurato crede di essere nato sotto un cavolo e da anni chiede a tutti gli ortolani d’Italia dov’è finito il suo

  • Moltiplicazioni facili (o quasi): un modo alternativo per fare le moltiplicazioni, ho provato e funziona (e se ci riesco io ci possono riuscire tutti fidatevi), il discorso ovviamente si complica quando le cifre salgono… fate ad esempio 99 x 99 🙂


    [via sdamy]

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Meno tette più design: il calendario 365% daysign

Dopo il calendario di Lago vi segnalo il calendario di Studio Labo che non si chiamerà LaboCalendario bensì 365% daysign (va beh dai mi frusto da sola per la battuta). In realtà si tratta di un prodotto a più mani e che ha visto ovviamente anche l’intervento dei ragazzi di Studio Labo; per darvi un’idea più dettagliata vi riporto un estratto dal loro blog :

365% Daysign 2007 propone un calendario sotto forma di mostra, mettendo a “confronto” dodici studi “liquidi” che si muovono tra design, architettura e grafica, tutti rigorosamente testati da un’alta qualità produttiva.
Il tema è un colore: il cyano, uno dei quattro colori della stampa. Un modo per abbattere la “banalità” della quadricromia ed obbligare il manipolo di creativi a lavorare con un obbligo formale ben preciso. A realizzare i vari mesi, in formato 40x 40 cm, sono stati i seguenti studi, (in ordine di mese): April (Milano), Leftloft (Milano), Zetalab (Milano), Studiolabo (Milano), Elyron (Torino), Bellissimo (Torino), Changed (Venezia), Mekkanografici (Roma), Civico13 (Torino), Brh (Torino), Boltesfernando (Torino), Joevelluto (Vicenza).
Il calendario può essere richiesto nelle migliori librerie, bookshop, o alla mail press@fuoribiennale.org.

La monocromia mi perplime ma condivido la scelta del colore perchè trasmette indubbiamente delle sensazioni positive di calma e armonia (motivo per il quale molte aziende lo hanno adottato come colore per il proprio logo e la propria immagine coordinata)

Il post che non muore:
LagoCalendario 2007: basta tette! (15 novembre)

Perchè “Il post non deve morire“?

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