C’è poco da ridere… io ho paura che mi sentirei persa quasi come questi ragazzi.. aiutooooo! 😀
Grazie ad Enrico per la segnalazione
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E come giustamente scrive Antonio Bonanno: Come non bloggarlo?
Antonio fa riferimento a questo divertente video (e canzone) intitolato "Are you blogging this?" di David Lee King.
Mi sono un po’ vergognata guardandolo perchè mi sono riconosciuta nel suo messaggio :-).
Ci sono tantissime cose infatti che ogni giorno colpiscono la mia attenzione e la maggior parte delle volte le annoto (su Google Notebook se è digitale, nel mio telefonino facendole una foto se è "analogica" 😉 ) con l’intenzione di pubblicarle sul blog. Questa abitudine è diventata ormai una barzelletta per molti miei amici: "E questo non lo metti sul tuo blog?", "Questo lo hai già messo sul blog?" etc.
Ho già lasciato il "segno" anche con i miei nuovi colleghi di lavoro quando ieri mi hanno portato al ristorante giapponese: per me era la prima volta. A parte le comiche per riuscire a mangiare con quei dannati bastoncini, non ho potuto non fotografare con il cellulare il mio primo piatto misto di Sushi e Sashimi. Avendo capito il soggetto, i miei colleghi mi hanno fotografata anche in procinto di ingoiare il primo boccone… Sarò sembrata "anomala" anche a loro? 😀
La prima analisi approfondita sulla realtà italiana di SL, uno strumento per gli appassionati di SL, per i ricercatori, gli studenti e le aziende. I risultati dell’indagine verranno messi a disposizione di tutti coloro che compilano il quesitonario.
Sito Treeboo.it che "grazie ai suoi gruppi di acquisto è la community che ti farà risparmiare sul prezzo della tua prossima vacanza" […] Inizi con uno sconto minimo garantito del 10% che cresce quando altri Treebooser prenotano il tuo stesso viaggio
Some sites are turning to a new strategy to keep their services "sticky" and their users satisfied: they’re not just encouraging them to network online, but to attend offline events and parties in the real world as well
GUARDA TUTTI I DEL.IZIO.SI PER LAFRA e non solo…
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Non avevo dubbi in merito ma dopo aver letto il suo ultimo post "Prima o poi tutti gettiamo la spugna" ne ho avuto la prova schiacciante.
Il post, che consiglio caldamente a tutti di leggere, è uno sfogo nei confronti di quelle persone che in sintesi giudicano senza provare, come tutti coloro che parlano male di fenomeni come Twitter e Second Life senza aver mai tentato di usarli o di capirne la natura e soprattutto le potenzialità, sia sul piano della comunicazione interpersonale che commerciale.
Vanz spiega come si sia dovuto confrontare con questi scetticismi fin dall’alba dei tempi
Capitava di parlare di questa cosa misteriosa che si chiamava Internet a cena fuori con gli amici. Loro avevano sentito quella parola e non ne sapevano nulla, se non che non avrebbero saputo che farsene, quindi non gli serviva. I miei tentativi di argomentare citando i tassi di crescita iperbolici della Rete si scontravano immancabilmente con un vecchio espediente retorico firmato Marcello Marchesi che mi ha sempre fatto incazzare. Il massimo che ottenevo erano sguardi perplessi, ma in fondo ero innocuo.
Qualche anno dopo il Vanz frequenta newsgroups e mailing list e gli sguardi da perplessi diventano "di sufficienza".
Alla sua prima storia nata in Rete gli sguardi da sufficienza diventarono "di compatimento".
Quando cominciò a scrivere su un blog gli sguardi da compatimento diventarono "di ostilità". Ed ecco la frase che mi ha fatto sorridere:
Che tipo di persona vorrebbe mai raccontare i propri fatti privati in pubblico, se non un disadattato?
DISADATTATO = ANOMALO 😉
A parte gli scherzi, la seconda parte del post è quella che più mi ha colpito perchè la condivido totalmente.
Se una persona decide di non avventurarsi nell’esplorazione del "NUOVO" non può permettersi di etichettare questo nuovo come "inutilità", "perdita di tempo", "stupida invenzione", "moda passeggera", etc.
E’ normale: tutti pensiamo (trad.: desideriamo) che il mondo si fermi nel momento in cui ci troviamo, se non in quello in cui ci siamo divertiti di più. Per dire, c’è gente che ancora ascolta gli Spandau Ballet. Ma il mondo non si ferma, l’unica cosa che succede è che siamo noi a un certo punto a gettare la spugna. E abbiamo il diritto di farlo, ma se vogliamo essere onesti dobbiamo dire "ho gettato la spugna", non "queste robe nuove sono tutte cazzate".
Molte delle persone che conosco e che frequento non sanno nemmeno cosa sia la "spugna" e non ho diritto di farglielo pesare perchè si tratta di una scelta di vita, ma sono d’accordo con Vanz quando dice che coloro che gettano la spugna possono farlo nella misura in cui lo ammettono, piuttosto che nascondersi dietro un saccentismo alquanto fastidioso.
Come scrivevo a proposito di Second Life nel mio recente post "Una Giornata di Eventi su Second Life" anch’io sono dell’idea che non si debba mai giudicare qualcosa senza conoscerlo, solo così è possibile essere obiettivi, altrimenti è tanto meglio TACERE!
Chiudo rinnovando l’invito che Vanz ha fatto a tutte queste persone un po’ diciamo "frettolose" nel voler ergersi a guru del niente:
Non chiedere a cosa serve: provaci.
Anche se per adesso non sai che fartene, provaci.
Non proiettare le tue paure sullo strumento, provaci.
Se sei curiosa, provaci; ma anche se pensi che non ti serva, provaci.
Qualunque cosa accada, probabilmente scoprirai qualcosa su te stessa.
PS Avete notato la declinazione femminile? Non sarà che anche Vanz denota una cerca carenza di donne "anomale"? 😉
LEGGI ANCHE:
…VEDENDO QUESTO GADGET PENSI CHE AL TUO FUTURO EVENTUALE FIGLIO STAREBBE BENISSIMO
[via sdamy]
(Guarda anche la prima puntata e la seconda puntata)
Tra le tante interviste a Blogger più o meno famosi (una delle più recenti che vi consiglio di leggere è quella a Stefano Gorgoni aka "Must" sul TagliaBlog) c’è anche un’intervista alla sottoscritta.
L’intervistatore è MagoGae che ringrazio tantissimo per questa idea.
Ve la riporto.
Come ti è venuta in mente l’idea di avere un blog? Cosa ha fatto scattare la scintilla?
L’idea è nata come spesso accade dalla semplice curiosità; la verità è che però non conoscevo molto bene la realtà della blogosfera e quindi mi ero limitata ad aprire un blog e ad inserire contenuti di altri. Poi circa un anno fa ho partecipato al Workshop “Network, o del nuovo umanesimo digitale” nell’ambito dell’EBA Forum dove tra i relatori c’erano Mafe di Maestrini per Caso (chairman), Paolo Valdemarin, Luca De Biase, Sergio Maistrello e altri che non conoscevo minimamente (pensa che ero seduta accanto a Mauro Lupi e non sapevo chi fosse). Insomma si è parlato tanto di blog e della differenza tra blogger e giornalisti: il blogger a differenza del giornalista scrive solo se ha qualcosa di interessante da dire. E quindi mi sono detta “Questo incontro per me è stato interessante e di questo parlerò domani nel mio nuovo blog ”
Aspetto “ludico” a parte elenca 2 buone ragioni per gestire un blog personale.
Aspetto “ludico” a parte? L’aspetto ludico è la prima buona ragione A parte gli scherzi il blog quest’anno è stata la mia ancora di salvezza in un periodo in cui il lavoro non riusciva più a darmi soddisfazioni, in cui mi sentivo di non riuscire ad imparare niente di nuovo e di interessante. Leggere, fare ricerche, per poi parlarne sul proprio blog mi ha consentito di non arenarmi ma di continuare a crescere a livello professionale e apprendere cose che il mio lavoro non sarebbe mai stato in grado di trasferirmi. Far parte della blogosfera, per quanto io sia una piccola blogger, è un’esperienza unica, ed è impossibile se non si è blogger capirla, bisogna viverla (oh mamma entro nel filosofeggiante…).
Grazie al blog hai fatto amicizie che mai avresti pensato di fare e che consideri importanti? intendo non le solite amicizie che si fanno solitamente in rete.
Assolutamente sì. È pazzesco se penso che qualcuna delle massime autorità della blogosfera italiana è nei miei contatti di Messenger
I blog che visiti più spesso?
Principalmente quelli che parlano di Blogosfera, Web 2.0, Web Marketing e Communication, Advertising etc. ma non solo. Mi piacciono tantissimi i “blog a strisce” ad esempio, Eriadan in primis, e quelli che parlano di libri ed editoria in generale. Ritengo molto importante nella scelta dei blog che leggo il tocco personale dell’autore, insomma l’anima strettamente “umana” del blog.
I siti zozzi che visiti più spesso?
La sezione OT di alcuni Forum, ad esempio TPU, ci sono certi zozzoni da quelle parti (si scherza ovviamente…)
Cosa legge solitamente una donna geek?
Davvero di tutto! Come diceva Melanie Griffith in “Una Donna in Carriera”: Non sai mai da dove ti può venire un’idea geniale!
L’emoticon che più ti rappresenta?
Su Messenger è quella che viene fuori digitando questa combinazione di tasti *-), quella diciamo perplessa.
Pensi che gestire un blog possa avere una funzione curativa?
Beh nel mio caso l’ha avuta.
Immagino che le donne geek (in quanto anomale) la diano più facilmente. Vero o falso?
Mah io per la verità vedo tante donne normali che la danno senza problemi, forse non hai avuto la stessa fortuna eheh.
Come si approccia una donna geek?
Non facendole queste domande (scherzoooo)
Consideri la comunicazione virtuale (fatta con i vari messenger, chat, siti web ecc.) di serie B rispetto a quella reale, verbale, o la consideri più sincera? più reale, in virtù del fatto che sapendo di essere nell’anonimato la gente si apre di più.
Io le vedo come entrambe di Serie A, quella “fisica” perchè completa sensorialmente parlando, quella “virtuale” perchè potenzialmente illimitata. Per quanto riguarda stare nell’anonimato o meno è una questione di scelte, se potessi vorrei incontrare quasi tutte le persone con cui ho un rapporto esclusivamente virtuale, con cui non ho mai nemmeno parlato al telefono ma oltre ai limiti spazio-temporali spesso insorgono anche limiti di carattere diciamo sociale. Insomma a volte è difficile spiegare che si ha voglia di andare ad esempio ad un raduno dove c’è gente che “non si conosce“, perchè questo è quello che vede il mondo “offline”, il mondo “normale” (contrapposto a quello anomalo eheh), quel mondo che non vive la rete ma magari si limita semplicemente ad usarla e che non vede quindi le implicazioni “umane” dell’avere una vita “virtuale”. Ho parlato più volte di questo aspetto sul mio blog fino ad arrivare ad inventarmi un’intervista doppia tra il me “fisico” e il me “virtuale”!
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Second Life è una di quelle cose da cui una "geek" come me non può stare lontana per troppo tempo. Ho continuato a rimandare da una parte perchè non conosco nessuno che abbia un avatar su SL dall’altra perchè forse è sempre mancato un reale interesse. Come diceva Mafe in una recente intervista su Blogosfere,
Second Life non fa per me […] mi incuriosisce molto ma […] la mediazione della parola scritta è la cosa più affascinante
Ultimamente ho cambiato in parte idea anche se scrivere e leggere rimangono le modalità di vivere sul web che preferisco. Ci ha pensato il mio nuovo lavoro a portarmi su Second Life e a farmi scoprire questo immenso mondo, i suoi punti di forza e di debolezza, nonchè l’opinione che gli utenti hanno nei suoi confronti, divisa in pareri entusiastici da una parte e critiche serrate dall’altra. Insomma credo che SL diventerà, nel bene e nel male, uno dei nuovi argomenti di questo blog, e perchè non iniziare quindi da questo post 😉
Giovedì ho partecipato per la prima volta ad un evento su Second Life ed in particolare al lancio di C1 Deejay sulla nuova isola C1, di nome e di fatto vista la forma eheh;
è davvero pazzesco quello che i "residenti" possono trovare su SL, su quest’isola ad esempio è stata creata una macchina gigante, una C1 Deejay ovviamente, al cui interno è stata collocata la discoteca! L’evento ha visto l’arrivo di Linus che dopo aver tagliato il nastro è entrato dentro alla discoteca per ballare con tutti i presenti.
Per una newbie come me è stato tutto molto strano ma devo dire anche molto affascinante. Non so quando un evento su Second Life possa essere considerato di successo ma l’idea che tutte quelle persone (credo ne siano arrivate almeno un centinaio) fossero davanti ad un pc, collegate su Second Life a far volare il proprio avatar attorno alla macchina o a farlo ballare in mezzo alla pista mi faceva pensare che fosse un’iniziativa ben riuscita. Magari tra qualche mese quando avrò una conoscenza ben più ampia del fenomeno potrò esprimere un parere più motivato.
Ho letto inoltre che sempreil 21 Giugno sono stati organizzati altri tre eventi: il "Ferrarelle Summer Solstice Party" nei pressi della piazza principale della Sim Parioli (163, 95, 40) per lanciare la presenza su Second Life di Ferrarelle, l’esibizione di Silvia Salemi alle ore 23.00 in occasione della Festa Europea della Musica e infine il lancio della sede virtuale de ilgiornale.it.
Insomma permettetemi il gioco di parole, ma sembra che ci sia davvero vita su Second life… Io continuerò ad esplorarla e vi terrò informati. Quello che non farò, perchè cerco di non farlo mai, è giudicare questo nuovo mondo senza conoscerlo, solo così potrò darvi un parere quanto più obiettivo possibile.
A presto
LaFra Cazalet 😉
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Il cosiddetto 2.0 sta sconfinando sempre di più anche in Politica. Ieri ho letto l’articolo di CNET che parla dell’annuncio congiunto dato da YouTube e CNN in merito all’accordo che porterà un radicale cambiamento nello scenario politico americano: i Dibattiti tra Democratici e Repubblicani non saranno più relegati unicamente al mezzo televisivo ma saranno trasmessi come video su YouTube aprendo quindi le porte alla discussione e al confronto online.
Viene quindi introdotto un nuovo format nella gestione della campagna politica, dove il dibattito si dovrebbe allargare a tutto il paese. Questo ovviamente in un mondo fantastico, vedremo poi cosa succederà.
Intanto i primi segnali concreti di questo accordo sono visibili all’indirizzo www.youtube.com/debates dove è pronta la pagina dedicata appunto a questa partnership e dove il titolo sintetizza i buoni propositi di questa iniziativa
" What will you ask the presidential candidates?"
Gli utenti sono infatti invitati a pubblicare i loro video e 20/30 di questi verranno scelti dalla CNN per essere usati nel dibattito; non si esclude inoltre la possibilità di affiancare ad YouTube altri mezzi online per ampliare la discussione come blog e forum.
Vi invito a leggere tutto l’articolo, io sono arrivata fino alla fine e ho sorriso quando ho letto il paragrafo conclusivo:
But despite what that may sound like, CNN hopes that this isn’t seen as a massive plug for YouTube. "We don’t think of this as an advertisement," CNN U.S. president Klein insisted. "We think of this as an enormous public service."
E noi tutti ci crediamo 😉
Uffa ho talmente tante cose per la testa in questo periodo che mi sono dimenticata anche del mio compleanno! No, non quello del 19 maggio dove ho compiuto 27 anni ma quello di questo blog che il 9 Giugno ha festeggiato 1 ANNO!
Che dire, spero davvero di riuscire a festeggiare anche il secondo e il terzo e così via, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi 😉
Ovviamente GRAZIE a tutti quelli che leggono e commentano questo blog, siete responsabili di uno dei miei sorrisi giornalieri 😀
…QUANDO SEI IN CODA SULLA TANGENZIALE EST E TI TROVI DAVANTI UN CAMION COME QUESTO PENSI CHE ATL SIGNIFICA Above The Line (e pensi che il BTL ti piace di più 😉 )
(Guarda anche Sei una donna geek (o anomala) SE… (prima puntata))
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