Come creare una versione “mobile friendly” del tuo blog

Io ci sono riuscita e quindi ci potete riuscire anche voi 🙂

Basta usare Mofuse, ossia la fusione tra Mobile e Fusion come ci spiega Veronica Marasco in un video di ictv che inserisco qui visto che viene data una descrizione passo passo di come creare una versione mobile del proprio blog.

Trovo ovviamente importante sottolineare la possibilità, grazie all’inserimento di un codice PHP nel file header del proprio blog, di indirizzare automaticamente gli utenti che digitano www.lafra.it con il proprio telefonino alla versione mobile così da non dover salvare/ricordare un altro indirizzo.

Ecco alcune immagini della preview online del mio blog.

 

 

In sostanza l’utente visualizza prima l’elenco dei titoli dei post e poi eventualmente il dettaglio, senza dover caricare subito tutta la pagina.

Siccome con la tecnologia sono un po’ come san tommaso ho lanciato un appello su Twitter per chiedere se qualcuno aveva la possibilità di testare la versione mobile e i tre tester che si sono proposti mi hanno confermato che si naviga senza problemi. Grazie a Francesco, Andrea e Antonio per essersi proposti :-).

Che ne pensate? In realtà vorrei già argomentare questa scelta ma magari lascio le mie considerazioni ad un post successivo, e nel frattempo cerco di raccogliere le vostre prime impressioni.

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LaFra MashUp (e Tumblr)

Forse non interesserà a nessuno ma ho sentito l’esigenza di inserire nuovi voci di menù all’interno di questo blog legate al "problema" della frammentazione della mia presenza online di cui qualcuno si è recentemente lamentato 🙂

Si aggiungono quindi due new entries:

  • Bits and Bobs (Tumblr): link diretto al mio Tumblr di cui vi ho parlato ad ottobre
  • MashUp: il concentrato della mia presenza online, ossia blog, post su oneweb2.0, twitter, tumblr, pownce, jaiku, cocomments, del.icio.us, flickr, youtube, etc. creato grazie a Profilactic (di cui avrete notato anche il widget nel menù laterale).

Colgo l’occasione per invitarvi a leggere il post che ho scritto su OneWeb2.0 Quanto è frammentata la vostra presenza online? ispirato dal post di Ilaria K  Della frammentazione dell’identità nel web 2.0

Grazie per l’attenzione 🙂

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Quanti modi ci sono per ordinare una pizza? Il caso Pizza Hut

Conosco Pizza Hut da diversi anni visto che a Londra è ormai un’istituzione e devo dire che la loro pizza mi piace, soprattutto quella con la stuff crust, ossia la crosta farcita (sono una di quei loschi individui che avanza la crosta, beh non sempre ma il più delle volte).

Ma torniamo al titolo del post: quanti modi ci sono per ordinare una pizza? Pizza Hut ti consente non solo di ordinarla telefonicamente ma anche online, via mobile browsing, via sms e mentre stai giocando a EverQuest II.

  • Internet: Save your playlists, review your favorite orders, manage your order locations and pre-order up to seven days in advance…register today for Pizza Hut® Internet Ordering and get great deals online! Un servizio utile ad esempio per gli uffici e più in generale per le aziende, meno per le famiglie ma pur sempre un’alternativa.
  • Mobile Browsing: Pizza Hut ha ottimizzato il proprio sito in modo che sia facilmente navigabile anche con tutti i telefonini con accesso a WWW. Try the mobile version of PizzaHut.com made just for your mobile phone. Browse the complete menu on the go and order at your convenience.
  • SMS: mandando un semplice SMS è possibile ordinare le pizze.

Peccato che non sia esattamente così. Il servizio, di cui si è parlato anche in Italia circa due settimane fa, prevede infatti le seguenti fasi:

Pizza Hut Mobile
 
  1. Andare sul sito Registrarsi/Loggarsi
  2. Andare nella pagina My Account
  3. Aggiungere il proprio numero di cellulare, che automaticamente verrà associato al proprio account web.
  4. Creare una playlist, ossia effettuare un ordine e salvarlo.
  5. Attribuire all’ordine un nome (one or two letters is recommended) e una descrizione. Ad esempio nome: F e descrizione Family Dinner
  6. Scrivere un SMS con testo O spazio e Nome dell’ordine/playlist che hai inserito sul sito (quindi nel caso dell’esempio O F) e inviarlo al numero di PizzaHut (sperando che tu l’abbia salvato nella rubrica)
  7. Leggere SMS di risposta con il riepilogo del tuo ordine.

Semplice no?

Ora immaginiamoci alcuni possibili scenari:

  • Non ho salvato il numero di Pizza Hut nella mia rubrica. Fine del gioco.
  • Sono in giro e voglio ordinare una pizza ma non ho mai creato una playlist sul sito. Fine del gioco.
  • Voglio ordinare una prosciutto e funghi, una capricciosa e un calzone ma la playlist che ho salvato è prosciutto e funghi, margherita e calzone (ma chi cavolo voleva la margherita??). Fine del gioco.
  • Ordino la pizza per tutta la famiglia, che stranamente vuole le stesse pizze di settimana scorsa, e scrivo F O. Mi arrivano a casa 10 pizze invece di 3: F stava per Friends, il name per l’ordine famiglia era C (Casa). Stupido che non sei altro: non hai controllato attentamente il messaggio di conferma ordine.
  • Se hai dei dubbi puoi comodamente inviare HELP allo stesso numero e ricevere un SMS con i comandi tra cui LIST, inviare LIST e ricevere l’SMS con le playlist che hai inserito tra cui F, inviare F per sapere cosa hai inserito in quella playlist e scoprire che è la lista Friends (senza l’elenco delle pizze), inviare LIST per vedere se trovi la playlist della famiglia, provi inviando C e scopri che corrisponde a CASA. Non ti ricordi quale pizze avevi associato a quella lista. Fine del Gioco.

Ad esclusione del primo punto, ma non facevi prima a chiamare??? 😉

  • Gaming. Circa due anni fa era stato lanciato il servizio di ordinazione all’interno del videogame Everquest II ma ora non so se è ancora attivo o se viene in qualche modo utilizzato. L’ho scoperto solo di recente e l’ho trovata un’iniziativa originale soprattutto ora che c’è molto interesse nei confronti dell’in-game advertising. Il sito comunque è attivo.

Riassumendo: la multicanalità è cosa buona ma non basta aprire un canale SMS se poi è impossibile da usare. MAI dimenticarsi del KISS :-D!

Comunque questo modello di Business credo che allo stato attuale in Italia sia alquanto impraticabile, voi che dite?

Vi vengono in mente altri settori dove funziona bene la multicanalità o dove potrebbe funzionare bene?

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Ancora sulle differenze tra forum, social networks e blog

Visto che alcuni di voi hanno apprezzato il post sulle differenze tra i forum e social networks vi segnalo Understanding the difference between Forums, Blogs, and Social Networks di Jeremiah Owiang dove il web strategist da la sua personale spiegazione sulle differenze tra i tre strumenti:

  • Forums are like social mixers, where everyone is at equal level, milling about and discussing with others. These many to many communication tools allow anyone to start a topic and anyone to respond to one. Members are often at equal level, and content is usually segmented by topic. (rather than by people).
  • Blogs are like a keynote speech where the speaker (blogger) is in control of the discussion, but allows questions and comments from the audience. Blogs are journals often authored by one individual, and sometimes teams. In the context of business communication, these are often used to talk with the marketplace and to join the conversation that existing external bloggers may be having.
  • Social Networks are like topic tables at a conference luncheon. Ever been to a conference where different lunch tables had big white signs inviting people to sit and join others of like interest? It’s like that. Social networks allow members to organize around a person’s relationships or interests, rather that just focused on topic. People that know each other (or want to meet each other) will connect by a variety of common interests. These are great tools to get people of like interest to connect to each other and share information.

Vi ritrovate in queste definizioni?

Secondo voi ci sono delle sostanziali differenze nel modo di approcciare questi strumenti da parte del pubblico "italiano"?

Pensiamo ad esempio ad un Social Network come Facebook. Quanti in percentuale oggi usano facebook in maniera diciamo "utile" alla coltivazione dei propri interessi e all’ampliamento della propria rete di conoscenze (conoscenza nel vero senso della parola non solo aggiungere quell’utente alla propria lista di amici senza avere bene idea di chi si tratti).

Forse Facebook è ancora nello stadio "hype" un po’ come è stato per Second Life dove tutti si iscrivono e tutti cercano di accedervi senza un reale scopo o senza riscontrare una reale utilità. Quando l’effetto moda sarà esaurito forse emergerà il vero uso e i veri facebook users.

Voi che ne dite?

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Non tutti gli utenti sono uguali: differenze tra forum e social networks

Recentemente mi sono trovata nella situazione di dover spiegare quali sono le sostanziali differenze tra i forum e i social networks e di conseguenza le diversità che possono esistere tra gli utenti che frequentano gli uni e gli altri perché purtroppo per i “non addetti ai lavori” rischia di esserci confusione in merito a causa del continuo proliferare di nuovi social media e di nuove iniziative chiamiamole 2.0 e delle conseguenti richieste di "iscrizione" e "partecipazione" a cui gli utenti sono soggetti quotidianamente.

Se ad esempio ad un cliente proponi di considerare all’interno della propria strategia di comunicazione online il target delle donne che frequentano i Forum potresti sentirti rispondere che le donne a cui vogliono comunicare non sono iscritte a Facebook o a MySpace, ossia non partecipano attivamente nella rete.

Tralasciando le innumerevoli differenze che esistono solo tra i due social networks sopracitati in termini di tipologia di utenza, ho cercato di focalizzarmi sulle diversità in senso lato ovviamente dei due strumenti di interazione.

FORUM

SOCIAL NETWORK

È nato prima (è una realtà consolidata del web)

È nato dopo (è percepito ancora come una novità)

È rimasto sostanzialmente invariato nel tempo

È in continua evoluzione

L’iscrizione coincide spesso con la necessità di aprire una discussione, di chiedere qualcosa, di confrontarsi su un tema.

L’iscrizione è legata alla necessità di “esserci”, di creare uno spazio personale e condividere questo spazio con gli altri.

Gli utenti sono “fidelizzati”: difficilmente abbandonano un forum tematico per un altro.

Gli utenti sono predisposti per il tradimento: si tratta spesso di utenti evoluti sono alla ricerca del servizio migliore o di quello più in voga. Di fatto spesso non tradiscono più che altro per un fattore di “scomodità” e di spreco di tempo legati alla creazione di un nuovo spazio personale e alla costruzione di un nuovo network di “friends”.

Nascono spesso come strumento di discussione di un sito-madre.

Hanno generalmente una vita propria, sono progetti a sé stanti, eventualmente supportati da un brand.

Ci tengo a sottolineare che si tratta di distinzioni macro, se dovessimo analizzare i due fenomeni nel dettaglio delle singole realtà esistenti la tabella si arricchirebbe di asterischi e di postille (se due social networks come MySpace e Facebook hanno un’utenza diversa anche forum come quelli di Html.it e di AlFemminile.com sono popolati di persone con cultura, interessi e approccio verso la tecnologia diversi).

Se penso al mio ventaglio di conoscenze posso dire che ho amiche che scrivono in forum di cucina, di moda, di salute senza aver mai letto un blog, senza mai essersi interessate a Facebook, a Twitter o a Flickr. Quindi è sempre più chiaro che in comunicazione non si possa più solo fare una distinzione tra chi naviga e chi noi tengo a sottolineare che si tratta di distinzioni macro, ovviamente se andiamo ad ana tipologia di utenza cerco di concentr e nel primo caso tra chi “partecipa” e chi si limita a “guardare”, perché sono possibili tantissimi modelli di targetizzazione anche tra coloro che attivamente contribuiscono a popolare il web di nuovi contenuti ogni giorno, siano essi post, twit, foto o semplicemente replies.

Ogni commento e considerazione in merito su questo post "serio" sono ben accetti 🙂

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Cosa c’è nel futuro di Apple? Arriva la CEO di Avon.

Cosa c’è nel futuro di Apple? Come mai Steve Jobs ha dato una poltrona alla CEO Avon?
Questi sono alcuni dei possibili scenari delineati nell’articolo di Wired:

  • Strategie di comunicazione e/o di vendita dedicate alle donne
  • Miglioramento della propria Corporate Social Responsibility
  • Programma di m-commerce in China sfruttando l’expertise di Avon (scenario interessante per iPhone)
  • Nuovo modello di retail in China orientato alla forza vendita

Di seguito alcuni estratti dell’articolo. Che ne pensate?

clipped from www.wired.com

 
Avon cosmetics CEO Andrea Jung is taking a seat on the board of Apple. Why? Good question.
 

Jung is the first woman to sit on Apple’s board in a decade, and that she heads up one of the most feminine companies in the world. Avon touts itself as the "company for women," empowering millions of female entrepreneurs. The world of technology is distinctly male, but if there’s a high-tech company that appeals to women, it’s Apple.

 
Jung is an expert in marketing on a global scale
 
Jung is also an expert in corporate social responsibility
 
In China, Avon has set up an m-commerce program that allows sales reps to order cosmetics, track orders and set up accounts over their phones
 

In China, Avon isn’t a pure direct-sales operation. Instead, it operates a hybrid model that blends 5,500 retail stores, or beauty boutiques, with 130,000 direct-sales reps.

 
Perhaps Jobs is thinking of setting up hundreds of small Apple boutiques all over China
  blog it

Wii, la console della Regina

La mia metà britannica non ha resistito alla tentazione di scrivere questo post dopo aver letto l’articolo di ieri del Corriere dove viene spiegato che la Regina Elisabetta gioca con la console Nintendo Wii.

Non solo Elisabetta è una Regina, una figura aristocratica, ma è anche una nonna ottantenne. Di lusso ma pur sempre una "vecchietta", proprio come quella che sconfigge Panariello nella pubblicità televisiva di Wii Sports. La Wii è quindi davvero una console per tutti tutti? Qualcuno di voi ha un esempio in famiglia come questo 🙂 ?

Io per ora sono tentatissima dalla DS, anzi direi già intenzionata ad acquistarla perchè posso giocarci anche in treno e non devo essere necessariamente a casa ma bisogna riconoscere che anche la Wii è proprio divertente (vero Napolux?).

 

 

Idea regalo last second? Vi consiglio l’abbonamento ad una rivista

Manca una settimana a Natale ed inizia per molti il panico.. "Oddio non ho ancora iniziato a fare i regali!". Io in realtà mi sono portata avanti e mi mancano solo un paio di cosette ma per tutti quelli che sono inguaiati ecco un suggerimento: perchè non regalare l’abbonamento ad una rivista?

In linea di massima è un regalo per tutte le tasche (ad es. da 10 euro per 12 copie di Cucinare bene a 75 euro circa per 52 numeri di Topolino), personalizzato (si può scegliere tra circa 40 categorie tematiche, dall’arte al giardinaggio, dalla nautica alla moda, etc), dura un anno e si compra comodamente online.

A Giugno ho regalato ad una mia carissima amica l’abbonamento a Casa Facile e ora è bello sentirla ogni tanto parlare delle cosette carine che ha visto per arredare la sua futura casa. Insomma un regalo azzeccato:

  • Costo contenuto: ho speso meno di 20 euro
  • Regalo pensato e personalizzato: sta per mettere su casa quindi legge riviste di arredamento.
  • Il regalo dura un anno
  • L’ho comprato online in pochi minuti (mentre ero in ufficio shhhhh)

Il pacco che lei ha scartato è stato il numero del mese di quella rivista con un foglio che le comunicava che l’avrebbe ricevuta anche per il prossimo anno. Questo vuol dire che contrariamente a quando può accadere con gli altri regali di Natale ordinati online qui non c’è il problema che arrivi in ritardo, per il 25 sarà sufficiente recarsi in edicola e comprare la rivista per la quale avete acquistato l’abbonamento.

Ora che vi ho convinto della bontà dell’idea regalo qualcuno potrebbe chiedermi: dove faccio questo abbonamento?

Cercando su internet si trovano diversi siti che consentono di acquistare un abbonamento e hanno tutti più o meno gli stessi prezzi e le stesse offerte quindi la mia preferenza si sposta su quello che "coccola" di più i miei occhi in termini di cura nella grafica e nella presentazione dei prodotti e che mi guida meglio nella scelta del regalo offrendomi diversi percorsi di navigazione (per categorie, per novità, per top ten) ed è Miabbono.com scoperto grazie alla segnalazione del mio amico virtuale (non abbiamo ancora avuto modo di conoscerci di persona 🙂 ) Alessio.

Questa idea regalo non vi piace? Il tempo stringe purtroppo, se fate acquisti online verificate se il sito vi garantisce la consegna entro Natale… ora è molto difficile, a meno che non compriate qualcosa di immateriale 🙂 . Qualche spunto in questo senso lo trovate sul blog di Napolux nella sua "rubrica" Blognatale ed in particolare nel post Regali 2.0 con budget limitato

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Come sono diventata blogger? Grazie ai Maestrini!

Con il mio solito ritardo (la header del blog non è lì a caso) partecipo anch’io al meme "Come sei diventato/a blogger?" e rispondo quindi all’invito di Napolux, di Daniele e di Orazio 🙂

La risposta la potete leggere già nel titolo: Grazie ai Maestrini Mafe e Vanz. Ora capirete perchè leggendo le risposte alle domande del cosiddetto meme:

Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?

Questa domanda mi è stata già fatta qualche mese fa da Magogae in occasione della "Intervista ad una donna geek", quindi, per pigrizia lo so, vi riporto la risposta:

Come ti è venuta in mente l’idea di avere un blog? Cosa ha fatto scattare la scintilla?

L’idea è nata come spesso accade dalla semplice curiosità; la verità è che però non conoscevo molto bene la realtà della blogosfera e quindi mi ero limitata ad aprire un blog e ad inserire contenuti di altri. Poi circa un anno fa ho partecipato al Workshop “Network, o del nuovo umanesimo digitale” nell’ambito dell’EBA Forum dove tra i relatori c’erano Mafe di Maestrini per Caso (chairman), Paolo Valdemarin, Luca De Biase, Sergio Maistrello e altri che non conoscevo minimamente (pensa che ero seduta accanto a Mauro Lupi e non sapevo chi fosse). Insomma si è parlato tanto di blog e della differenza tra blogger e giornalisti: il blogger a differenza del giornalista scrive solo se ha qualcosa di interessante da dire. E quindi mi sono detta “Questo incontro per me è stato interessante e di questo parlerò domani nel mio nuovo blog 🙂 ”

Il tuo primo post?

Ovviamente quello sull’EBA Forum: Everything But Advertising

[…] Insomma per concludere questo primo lunghissimo post, perché ora sto scrivendo un blog? Durante il convegno è stato detto, se non sbaglio da Valdemarin, che il blogger a differenza del giornalista scrive solo se ha qualcosa di interessante da dire (o che almeno lui ritiene tale): ho trovato interessante l’incontro di ieri e quindi eccomi qui

Notare tra l’altro i commenti in cui chiedo a Vanz come è arrivato al mio blog 😀

Il post di cui ti vergogni di più?

Mah direi nessuno in particolare.

Il post di cui sei più fiero?

Questo blog è il mio piccolo orgoglio personale, ne vado fiera, quindi non potrei indicare dei post in particolare, ma ce ne sono alcuni a cui sono diciamo più affezionata sopratutto perchè sono intrinsecamente collegati alla natura di questo blog e a quello che rappresenta per me:

Sul piano un po’ più sentimentale invece mi piace ogni tanto rileggere la serie Piccole Bloggers crescono 😉

E tu? Come sei diventato blogger?

Ehm vediamo cosa ci diranno DonnaGio, Nemolog e Inga 🙂

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