Settimana prossima, mercoledì precisamente, parto per New York.
Come potete immaginare non vedo l’ora ma l’obiettivo di questo post non è chiedervi consigli su cosa fare o non fare (se proprio volete vi propongo di testare con me Trippy lasciando qui le vostre recommendation), ve ne parlo perché questo viaggio mi ha dato finalmente il pretesto per esplorare in profondità il fenomeno turistico dell’anno AirBnb.
Molti di voi sapranno già cos’è AirBnb.
Airbnb permette di affittare a viaggiatori provenienti da tutto il mondo, qualunque spazio a propria disposizione (da un divano a un intero castello). Se invece si è in viaggio, airbnb permette di dormire in posti unici e di conoscere le persone locali, risparmiando e divertendosi molto di più!
Come ha scritto keira all’inizio di quest’anno, AirBnb è
un sito “affitta camere/casa”. Non è il couch surfing, non è solo un sito di booking. È ciò che separa me, viaggiatore, dal mio prossimo affittuario ed “amico” […]
Si parla da anni ormai di disintermediazione del mercato turistico, Airbnb e relativi cloni dimostrano che questo processo è ancora in atto e crea nuove opportunità:
- Per l’aggregatore, che in questo caso perde il connotato negativo del disintermediario acquisendo invece il valore positivo di enabler e garante: parlando di valore, 112 milioni di dollari vi sembrano pochi :-)?
- Per il turista: basta alberghi e receptionist anonime ma veri appartamenti e ospitalità locale (occhio, non è tutto oro quello che luccica, leggete bene le recensioni)
- Per il locale: un modo per avere un’entrata più al mese senza investimenti economici (anche se non fila sempre tutto liscio)
Il terzo punto a mio avviso è quello più affascinante: AirBnb ci permette di fatto di gestire la nostra casa come se fosse una specie di B&B dandoci la possibilità di guadagnare dalla nostra innata ospitalità, di testare le nostre capacità imprenditoriali, per alcuni magari di realizzare un sogno.
Quali altre doti potremmo valorizzare con servizi "alla AirBnb"? Quali altre opportunità esistono di sfruttare i nostri assett per arrotondare lo stipendio?
Potremmo ad esempio trasformare la nostra casa in un ristorante.
Questa è l’idea alla base del progetto Cookous che partirà nel 2012
Quello che Cookous propone è andare a cena da persone capaci di cucinare e allestire una confortevole location a casa propria. Lo schema è quello di eBay, con il venditore che diventa chef e il compratore cliente. […] “Vogliamo dare avvio a nuova attitudine che definiamo social eating. Sulla scia di quello che ha fatto Airbnb nella nuova economia della condivisione […]”
Styleowner invece consente di diventare STYLEpreneur, un’aspirante business woman che ama la moda e ha stile
Our mission is to excite and engage the entrepreneurial spirit in women. StyleOwner makes it super easy and fun for anyone to create an online store and personalize it for their social network by curating from an amazing catalog of great fashion brands. STYLEpreneurs* provide friends with customized recommendations and make a generous 10% commission on every sale. True social selling for the first time.
Possibile evoluzione della fashion blogger?
Un’altra tipologia di servizi che vale la pena di aggiungere è il car sharing promosso da siti come RoadSharing
Quanti sono coloro che, vuoi per motivi di lavoro, di studio o altro, si spostano in continuazione soli in auto, spesso anche più di una volta nella settimana? Sicuramente moltissimi… RoadSharing.com è un modo facile per trovare compagni di viaggio, è un punto di incontro fra chi cerca e chi offre passaggi auto per risparmiare, inquinare meno e fare nuove amicizie! Ve ne vengono in mente altri? Quali invece devono ancora essere creati?
La proliferazione di questi servizi che potremmo definire di Business DIY (Do-it-Yourself) crea nuove opportunità di comunicazione anche per le aziende che possono inserirsi con i loro prodotti all’interno di nuovi contesti collaborando con possibili nuovi “influencer”. Faccio qualche esempio:
- Aziende di arredamento che si offrono di rimodernare casa per renderla ancora più accogliente
- Aziende food & drink che forniscono gli ingredienti per la cena perfetta
- Aziende automotive che propongono un checkup della vettura
E altro ancora.
Secondo voi quali saranno le conseguenze del fenomeno Business DIY?
Bell'articolo.Di questi che hai elencato conosco (uso e apprezzo) solo airbnb. Interessante cookous, anche se non so se andrei a cena da uno sconosciuto. Penso a etsy.com che è diventata una splendida vetrina per artisti e artigiani che ora vendono in tutto il mondo. Poi penso a No Logo di qualche anno fa e mi viene da pensare che forse questa è la via d'uscita alla globalizzazione firmata H&M, Ikea, Gap e Starbucks. Esagero?
carino l'articolo!
ti segnalo anche http://www.wimdu.it che è simile ad airbnb… ho avuto modo di provarlo personalmente e mi sembra molto valido! devo dire che se non me ne avesse parlato un mio amico non l'avrei mai provato…
devo dire che è interessante non solo per la possibilità di viaggiare, ma anche per poter guadagnare qualcosa ospitando viaggiatori da tutto il mondo (a casa mia sono venuti già 2 spagnoli e una ragazza canadese!)
@Rachele per quanto riguarda Etsy hai ragione, si può considerare una via d'uscita anche se una strada No Logo non è totalmente perseguibile. Penso si possa parlare piuttosto di un No Logo Style per cui sempre di più non lasciamo che siano i Brand a dettare il nostro stile ma lasciamo che siano terze parti a influenzarci seguendo l'idea di Style Owner: anche se non ho la possibilità di crearmi una linea di abbigliamento e accessori posso dettare le mie regole per costruirla utilizzando gli item degli altri
@matteo grazie per la segnalazione, non lo conoscevo, lo testerò. Credo che in questa direzione valga la pena anche segnalare Roomorama https://roomorama.com/