Oggi è stata pubblicata su TPBlog, il blog di TP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti, l’intervista che mi ha fatto Flavia Brevi, che conosco grazie al suo blog Simply ADdicted.
Le domande che mi ha fatto sono:
- Come sei diventata digital strategist?
- Quanto ha contato per la tua esperienza professionale il tuo blog?
- Torniamo a scuola e fingi di trovarti di fronte alla maestra che ti chiede di riassumere il tuo e-book
Grazie Flavia, non è stato facile rispondere, è sempre complesso parlare del mio lavoro e nelle domande spero di aver espresso con chiarezza il mio punto di vista sia su cosa vuol dire per me essere digital strategist sia sull’importanza di essere blogger anche sul piano professionale.
Oltre all’intervista su TPBlog volevo cogliere l’occasione di questo post per rispondere a coloro che mi stanno chiedendo o che magari nei prossimi giorni mi chiederanno "Ma sei tu quella che balla su l’Espresso di questa settimana?".
Sì sono io e sì è stata un sorpresa anche per me.
Non voglio dilungarmi ulteriormente su cosa penso di questo scatto o meglio della pubblicazione di questa foto nell’articolo di Alessandro Gilioli relativo alla Blogfest a Riva del Garda.
Il tema è già stato sufficientemente sviscerato in questa discussione su Friendfeed quindi mi limito ad embeddarla.
AGGIORNAMENTO DEL 20 OTTOBRE 2009
Successivamente alla pubblicazione di questo post ho scritto al Direttore de L’Espresso Daniela Hamaui per segnalarle la discussione e chiederle gentilmente di garantirmi che lo scatto in questione non sarebbe rientrato tra le immagini di repertorio, in sostanza volevo assicurarmi che non venisse più utilizzata. Mi ha risposto il photo editor chiedendomi di inoltrare la richiesta direttamente al fotografo Frazzetta. Andrea è stato davvero molto gentile e professionale e oltre a scusarsi mi ha spiegato le ragioni dell’utilizzo della foto. Mi fa quindi molto piacere pubblicare la sua email e ringraziarlo.
Cara Francesca, Sono Andrea, fotografo, autore del servizio sul Blogfest per l’Espresso.
Innanzitutto, doverosamente, e davvero con molta sincerità: scusa. Non era proprio mia intenzione metterti in imbarazzo con questa immagine, e in sostanza, senza dilungarmi troppo, hai ragione su tutta la linea.
In secondo luogo ti garantisco che la foto non verrà mai più usata, non sarà archiviata nè da me nè dall’Espresso e provvederò oggi stesso ad eliminare il file (è uno scatto digitale) dall’Hard Disk.
Detto questo mi piacerebbe spiegarti come sono andate le cose, soprattutto per chiarire che non c’è stata da parte mia nessuna cattiva intenzione.
Sono stato incaricato dall’Espresso di seguire l’evento del Blogfest, nei giorni di sabato e domenica, insieme ad Alessandro Giglioli. Ti confesso che sin dall’inizio mi sono trovato un po’ difficoltà, l’evento in sé, interessantissimo nei contenuti, era davvero difficile da trasporre fotograficamente… Parlando e consultandomi un po’ con Alessandro, Gianluca Neri, e facendo amicizia poi con un po’ di ragazzi al blogfest, ho deciso di cercare di riportare, fotograficamente, l’attenzione sull’elemento più “umano”… sui blogger, sui ritratti, e sul clima di festa e confronto che erano nello spirito di questo evento. Quanto alle foto della festa sinceramente non pensavo neanch’io sarebbero state usate… ma credo di capire il senso della scelta.
Per noi “profani” la figura del blogger è un qualcosa di molto vicino a una sorta di “nerd”, un’appassionato “internettofilo” richino sulla sua tastiera e chiuso in casa davanti al monitor. Ora queste immagini della festa, molto vitali, credo siano piaciute alla redazione proprio perché un po’ spiazzanti rispetto all’argomento… Per la serie: ehi i blogger sono socievoli non solo on-line, e sono pure belli… Ecco io ho inserito queste foto un po’ per questo motivo…
Detto questo è stato un mio errore non averti chiesto il consenso preciso. È una cosa che non faccio mai, ti prego di credermi, ho un grandissimo rispetto per tutte le persone che fotografo, la mia mancanza è stata un po’ accidentale ed è stata una leggerezza… Come ti dicevo non immaginavo che le foto della festa alla fine sarebbero state usate, (fra l’altro sono passato alla festa anch’io un po’ per caso e fuori programma…).
Mi son reso conto che le immagini sarebbero state tutto sommato interessanti da inserire nel servizio solo il mattino dopo, domenica… e proprio domenica mattina ho cercato di trovarti “nel tendone” e nei paraggi… ma non ti ho più visto… ho incontrato invece Lawrence e Guido anche loro “protagonisti” di una foto di ballo che non è stata poi scelta, e a Guido ho chiesto il permesso per poter fare anche un altro ritratto (quello con gli occhiali finti, pubblicato poi vicino alla tua immagine…)
Insomma non ti ho incrociato più e poi ho lasciato correre un po’ così, non pensando che la foto sarebbe stata pubblicata e confidando eventualmente nella tua comprensione e nella chiarezza delle buone intenzioni di questo articolo.
Insomma, lo ribadisco, ho sbagliato a non dirtelo (e anche non cercare di contattarti dopo) e sono sinceramente dispiaciuto… E ti ribadisco anche tutta la mia buona fede… ho dovuto “allargare” il servizio con queste immagini proprio per riuscire a far “reggere” fotograficamente il reportage che rischiava altrimenti di saltare o di diventare molto più stringato… insomma di fronte a questa possibilità ho deciso piuttosto di rischiare.
Ti chiedo ancora scusa. Quanto all’immagine nello specifico il mio poco obiettivo parere di autore e che sia una bella foto… e spero che in qualche modo questo abbia limitato un po’ i danni, ovvero il fastidio che ti ha inevitabilmente provocato… il mio era un tentativo di rendere omaggio al “mood” dell’evento e all’allegria del momento (in fondo era una festa, lo dice anche il nome no? blogfest, no blog-symposium, o blog-award-ceremony…) non volevo davvero strumentalizzare la tua bellezza.
Spero in qualche modo di aver recuperato un po’ e ti ringrazio davvero per aver reagito in maniera così intelligente e comunque gentile a uno sgarbo innegabile che ho fatto nei tuoi confronti… Ti lascio per qualsiasi ulteriore informazione e chiarimento il mio numero di telefono […]
Ho letto poi la discussione generatasi su FriendFeed (fra l’atro davvero molto interessante e “istruttiva” per me e per chi fa il mio lavoro…), ho deciso di risponderti privatamente perché mi sembrava doveroso e più opportuno.
Gradirei comunque farti delle scuse pubbliche anche per chiarire la mia posizione rispetto agli altri partecipanti, se lo ritieni quindi pubblica pure questa mail, o fammi sapere e nel caso sarò contento di lasciare un mio piccolo post.
Grazie per la tua attenzione e comprensione.
A presto
Andrea
Grazie ancora.
… non PERDETEVI sul serio!!! Cioa Francesca, la foto è carina, tu ancor di piu’, qual’è il problema 😉 ???? bacioni, Giancarlo
NIente di grave, ma ci tenevo a far capire che non è il tipo di visibilità che cerco e che mi sono sentita un po’ buttata lì senza un minimo di contestualizzazione con l’articolo il quale parlando di blogger mi tocca comunque in prima persona. Comunque se hai tempo di leggerti la discussione su friendfeed credo sia più chiara la motivazione 🙂
grande fra… la risposta alla prima domanda potrei averla data io ;)…. un mega abbraccio!
La discussione la avevo letta per intero, appunto…. Mi sembra un polverone decisamente esagerato (di qui il mio primo commento) Quelle sono foto standard per l’Espresso e nessuno (soprattutto quelli che ti conoscono meglio) magari pur riconoscendoti, ti avrebbe identificato con quell’immagine! (…che poi è quella di una ragazza che balla, sai che scandalo…) Piuttosto, attirando l’attenzione sulla foto come avete fatto voi, nessuno legge piu’ l’articolo!
Giancarlo, non sono d’accordo. La discussione non è partita da me, questo vuol dire che qualcuno mi ha riconosciuto e lo ha segnalato in un ambiente pubblico come Friendfeed. Trattandosi di una blogfest ed essendo io una blogger credo che una percentuale rilevante di lettori di quell’articolo in particolare può avermi riconosciuto e come conseguenza può aver cercato informazion di me online. La foto non è solo una ragazza che balla, ma una ragazza leggermente svestita nel quale si intravede qualcosa che può somigliare ad un capezzolo, tanto che c’è chi ha aperto un thread anche per capire se lo è o meno. In quanto professionista ci tengo a sottolineare che non cerco questo tipo di visibilità e a chiarire la mia posizione su questo articolo.
Io sapevo che: in caso di immagini raffiguranti eventi pubblici o d’interesse pubblico nelle quali sia riconoscibile una persona non è richiesta l’autorizzazione alla pubblicazione, solo se il volto della persona non è isolato dal contesto (cioè il soggetto della foto deve essere comunque l’evento).