Ieri sono andata anch’io a Roma per “incontrare” Al Gore all’evento di lancio della sua Current TV in Italia. Dico anch’io perchè sono stati davvero tantissimi i blogger che si sono presentati fuori dal Teatro Ambra Jovinelli dalle 13:30 in poi per accreditarsi.
Credo che a questo punto la risposta alla domanda l’avrete già trovata da soli: non siamo di fronte ad una nuova web tv o ad un clone di YouTube, ma ad un nuovo modo di fare televisione che cerca di coniugare l’autenticità degli user-generated contents, con la qualità e la continuità di una produzione televisiva.
Proprio per questo motivo non si è mai parlato di UGC bensì di VC2 (il 2 in realtà è alla seconda) ossia di Viewer-Created Contents, ossia i video creati dagli spettatori creati in modo da mostrare il proprio singolare punto di vista.
come mi ha sottolineato Tommaso, il primo obiettivo di Current non sarà solo quello di offrire spazio e tools, ma di permettere agli utenti di usare tali strumenti con perizia. Ne è un esempio l’area training (link quella in inglese visto che quella italiana è “in arrivo”) dove trovare veri e propri manuali per creare al meglio i propri video e risorse come librerie musicali libere da vincoli di copyright
A questo proposito aggiungo che nella cartella stampa consegnata ai blogger era presente anche un documento intitolato "Sviluppo e Realizzazione dei Pod – le cose da sapere prima di cimentarsi".
Saranno evitati i soliti gattini e video amatoriali di bassa qualità (almeno questa è la promessa)
Al Gore crede fermamente che Current sia una manifestazione di democrazia, valore in cui crede molto e che ha ripetuto più volte nella giornata di ieri.
[isayblog]
Parla di libertà, Al Gore, di democrazia, pluralismo, di nuova chance. Queste le parole che ritornano, quasi come un’ossessione. Un’ossessione cui tutti i presenti in sala sembrerebbero volerci credere.
[ecoblog]
Current è stata fatta per dare respiro alla democrazia. Se sempre più persone si informano, diventeranno una maggioranza, e i governi dovranno poi tenerne conto
Perchè l’Italia?
Al Gore sostiene che l’Italia sia un paese con una grande tradizione creativa, soprattutto nel campo cinematografico, e che ci sono talenti inespressi.
Perchè Sky?
Ce lo spiega Al:
[tvblog]
Ringrazio Sky per l’apertura che ha dimostrato nei nostri confronti. Nelle trattative che abbiamo avuto con Sky per Current non c’è mai stato nessun tentativo di controllarci. E io non ho nessun filo che lega i miei movimenti. Manderemo in onda tutto quello che riterremo giusto, non subiremo condizionamenti da governi o corporation. Nessuno ci impedirà di mandare in onda qualche cosa che abbiamo deciso di trasmettere. E poi è meglio fare bancarotta e chiudere piuttosto che piegare la schiena
Personalmente ho trovato questa uscita sulla bancarotta un po’ eccessiva, però bisogna riconoscere che Al è pur sempre un politico (anche se "ex") americano.
Perchè i Blogger?
Le organizzatirici dell’evento forse se lo stanno ancora chiedendo, non siamo affatto un pubblico facile, ma l’idea era ovviamente quello di colpire quel target di utenti che da un parte possono partecipare attivamente attraverso la produzione dei contenuti dall’altra possono segnalare Current ad altri utenti e invogliarli a vederla e a votare i POD sul sito internet.
L’aspetto che mi ha lasciato più perplesso è stato quello del limite d’età a chi può inserire materiali […] Voglio dire, una TV libera però indirizzata solo alle persone tra 18-34? Prima di tutto, non mi piacciono i limiti in internet, poi, quella fascia d’età significa una cosa negli Stati Uniti ed un’altra qui in Italia. Negli States, una persona esce di casa a 18 anni ed è già un adulto in tutti sensi. Lo sappiamo che in Italia non è così, voglio dire, 18-34 in America è come 30-44 qui. Comunque, ripeto, sono contraria a questi limiti inutili. Lui ha risposto che non era un vero limite, che era solo per creare qualcosa per i giovani, bla bla bla però alla fine, è così: una televisione in internet creata e gestita da gente over 34 (anche Tommaso Tessarolo, che è il direttore di Current TV Italia ne ha 35) per ragazzi tra i 18 – 34. Mah
Sono d’accordo con lei.
Perchè Robin Good è rimasto fuori ad aspettare?
Non era d’accordo con la modalità scelta per porre le domande ad Al Gore. Le domande sono state poste nei giorni precedenti sul sito di Current. Le 15 più votate sono state quelle poste ieri, quindi viene reso merito al fatto che le domande venivano poste dagli utenti e scelte dagli utenti ma non che non ci fosse la possibilità di fare domande davvero "live", senza che Al Gore avesse la possibilità di conoscerle prima dell’evento e di prepararsi le risposte. Forse la protesta di Robin Good è servita perchè esaurite le 15 domande è stato possibile farne altre.
Perchè Kay ha parlato degli stivali di Al?
Sono sempre più convinta che io non sia fatta per la videocamera. Molto meglio le mie adorate foto faccioni:
con giovy e stefano (autore e coautore del live blogging)
con mr prestigio
con nicola
con vincenzo
con Lele
Tutte le altre foto fatte le trovate su Flickr.
Vi lascio con questa foto delle mani di GIovy sulla tastiera del suo Asus EEE PC (lo voglio) durante il liveblogging.
D’accordissimo: bisogna vedere cosa diventerà. Per la cicca non ti preoccupare: c’è gente che in tv fa di peggio 🙂
@baldo ah su quello non ci sono dubbi eheh. Anche su YouTube effettivamente. Speriamo che Current ci porti quella qualità di cui ha parlato Al Gore giovedì.
@clicky: grazie 🙂
grazie per l’articolo, purtroppo sono all’estero per lavoro e non ho potuto assistire allo sviluppo Al Gore e Current TV, ma grazie a blog come il tuo ho potuto sapene molto di più che nei giornali.
Approposito per ricambiare (se interessa a qualcuno) posterò il resoconto della conferenza marketing 2.0 tenutasi a Paris.
Salut, Salut !!
@Andrea: mi fa piacere che il post ti sia piaciuto 🙂 Attendo il resoconto della conferenza allora. Grazie
bello il servizio-post su current.tv, apparentemente “nobile” la causa che spinge Gore a promuovere questo quasi-innovativo servizio, dico quasi perchè in italia circa 1 anno fa erano uscite 2 web tv che promuovevano la stessa cosa purtroppo non posso riportare il nome del progetto o del sito in quando sono naufragate a causa dei limitati finanziamenti… è possibilie che un servizio così bello debba cmq essere sponsorizzato da un emittente come sky per vivere? non basta l’idea innovativa? evidentemente no…
il problema è che quando c’è uno sponsor dietro a tutto ci sono i soldi e i soldi da che mondo e mondo non sono “democratici” (passatemi il termine)
nonostante tutto confido della riuscita del progetto.
@Nemolog: ciao mauro grazie per i tuoi commenti 🙂 Volevo chiederti una cosa, le due web tv di cui hai preferito non citare il nome avevano la possibilità di essere viste anche sulla tv tradizionale? Credo che questo sia l’elemento che rende Current un progetto innovativo, come dicevo anche nel post “non siamo di fronte ad una nuova web tv o ad un clone di YouTube, ma ad un nuovo modo di fare televisione che cerca di coniugare l’autenticità degli user-generated contents, con la qualità e la continuità di una produzione televisiva”.
Ci sono già stati tentativi analoghi?
A parte le disquisizioni sul perché, sul perché Al Gore e sulla fascia di target, reputo che sia un ottimo strumento per stimolare la creatività dei blogger, per far alzare loro la qualità di realizzazione.
E per dare ai fruitori della tv una chance per ficcare il naso nei contenuti internet.
Che sono meglio della sbobba televisiva.
@Lafra: effettivamente gli altri 2 progetti erano a tutti gli effetti delle webTv, in italia se non ci fosse stato uno sponsor come sky… anche questo progetto sarebbe rimasto web… (credo)
Un modello di trasmissione e partecipazione alla creazione dei contenuti analogo è quello di QOOB di MTV, anche in questo caso alcuni dei contenuti prodotti dagli utenti e caricati sul sito vengono scelti per essere inseriti nel palinsesto. A differenza di Current dove i contenuti verteranno attorno ad argomenti fortemente diversificati (o almeno così ho potuto constatare leggendo il documento sul palinsesto che mi hanno dato giovedì scorso) QOOB da quello che leggo “è un canale dedicato alla musica alternativa […] Con un palinsesto privo di programmi prestabiliti, formato da elementi della lunghezza media di 5-6 minuti che si susseguono ininterrottamente, il canale TV trasmette grafica essenziale, animazione giapponese, frasi evocative che compaiono tra un video e l’altro, video musicali di musica alternativa, motion design, humour, cortometraggi ed alcuni contenuti generati dagli utenti selezionati dalla redazione” [fonte wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/QOOB%5D
Mentre Current sarà visibile su Sky, QOOB è trasmesso sul digitale terrestre, in entrambi i casi non si tratta di una web tv “pura” ossia trasmessa unicamente online.
Ciao Francesca,
incuriosito dal tuo post, ieri ho provato a guardare un po’ Current su SKY utilizzando, quindi, la televisione.
Nonostante il mezzo mostri tutti i suoi limiti ho apprezzato comunque che un progetto web sbarchi in TV e possa arrivare a chi non utilizza internet.
Mi auguro possa essere il segnale per l’inizio di un processo di convergenza di cui si parla da anni.
Saluti, Alessandro
Bel post…e poi siamo finiti nello stesso video 😀